Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, ottobre 2022

Carissimo papa Giovanni, uso questo tono confidenziale perché hai accompagnato tutta la mia vita.

Tu venivi eletto papa il 28 ottobre 1958 ed io nascevo il mese successivo, nello stesso giorno, i miei genitori erano indecisi sul nome da darmi ed ebbe la meglio Paolo nel ballottaggio con Giovanni.

Mia sorella maggiore mi ha portato diverse volte sulla tua tomba e tu potresti dirmi se era un affidarmi alla tua paternità. In casa, nella sala da pranzo, avevamo un piatto di rame con la tua immagine, devo dire che era bruttino ma il tuo volto estremamente rassicurante, un punto di riferimento.

Ti ho conosciuto meglio entrando in Fraternità grazie ai racconti degli incontri personali avuti con te da Gian Carlo, fondatore dei nostri Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, comunità a cui appartengo e del tuo segretario mons. Capovilla, per tutti don Loris, che con amore filiale ha conservato la tua memoria, fino al giorno del suo cardinalato e del suo nascere al cielo. Nel mio cammino verso il presbiterato mi sei stato compagno di viaggio, luce del mio essere prete.

Scarica il documento PDF: JCQ_10_2022

Lettera del team internazionale in merito all’estensione della nostra fraternità sacerdotale IESUS CARITAS – settembre 2022

“Avanza in acque profonde e gettate le vostre reti per la pesca” Lc 5,4

Cari fratelli,

LA CANONIZZAZIONE DI FRATEL CARLO

La sua canonizzazione a Roma il 15 maggio di quest’anno è stata una grande esperienza per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di partecipare a questo evento. È stato detto e ripetuto che per la famiglia spirituale di Charles de Foucauld la canonizzazione è un grande dono. Ma molto di più, la sua vita, il suo cammino spirituale e il suo carisma sono un grande dono – non solo per la Famiglia Spirituale, ma per tutta la Chiesa. Il dono del suo carisma non è stato alterato o accresciuto dalla canonizzazione, ma è stato portato alla luce ed è stato ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa. Siamo convinti che l’appartenenza alla nostra fraternità, con le sue caratteristiche particolari, possa benissimo sostenere il ministero sacerdotale e plasmarlo in modo prezioso. Alcuni di noi potrebbero non essere forse più sacerdoti se non avessimo incontrato i fratelli della Fraternità Sacerdotale Jesus Caritas.

CONDIVIDERE IL NOSTRO CARISMA.

Con questa convinzione vogliamo prendere un nuovo impulso per far conoscere la nostra Fraternità Sacerdotale, specialmente nei luoghi e nei Paesi dove non ci sono fraternità. Vogliamo offrire la nostra Fraternità Sacerdotale come un modo per vivere il nostro ministero accompagnati dai fratelli, per rimanere in contatto vivo con le Sacre Scritture come una delle nostre fonti più importanti di crescita spirituale, per sviluppare la dimensione contemplativa della nostra vita attraverso l’adorazione e i giorni di deserto e infine per non perdere la vicinanza e il servizio dei poveri in uno stile di vita semplice. Perciò, cari Fratelli, vi chiediamo di riflettere intensamente, da soli e in comunità, sulle possibilità che prevedete per diffondere il seme del carisma della nostra Fraternità Sacerdotale. Ci sono regioni nel nostro Paese, ci sono Paesi vicini, dove potremmo offrire il carisma della nostra Fraternità Sacerdotale?

IN COMUNIONE CON LA NOSTRA FAMIGLIA SPIRITUALE.

All’origine della formazione della nostra Fraternità Sacerdotale c’erano le Piccole Sorelle e i Piccoli Fratelli. Il loro modo di vivere il Vangelo, così nuovo in quel tempo, affascinò molti sacerdoti. Questi sacerdoti non volevano diventare religiosi, ma rimanere nel ministero come sacerdoti diocesani, ma volevano vivere qualcosa del carisma di Charles de Foucauld. Nasce così in Francia negli anni 1950 la Fraternità Sacerdotale, chiamata prima “Unione sacerdotale”, poi Jesus Caritas. Questa osservazione delle origini può essere significativa per noi oggi. Perché per avere un punto di partenza per la diffusione della Fraternità Sacerdotale, la vicinanza delle Piccole Sorelle e dei Piccoli Fratelli è ancora oggi uno dei migliori ambienti possibili. Per le “nuove fondazioni”, è certamente un buon consiglio orientare le antenne in questa direzione. A Roma, durante l’incontro dei responsabili dei diversi rami della Famiglia Spirituale, abbiamo notato un’altra cosa: in molti Paesi ci sono gruppi della famiglia spirituale, specialmente comunità laicali, in assenza delle fraternità di sacerdoti. Probabilmente un punto di contatto potrebbe esserci per far conoscere la nostra Fraternità e invitare alcuni sacerdoti a partecipare e introdurli ai “mezzi spirituali” a nostra disposizione.

COME PROCEDERE CONCRETAMENTE ?

Tre aspetti ci sembrano importanti:

1. la fase di preparazione.

Qui la prima domanda è: ho, abbiamo davvero la convinzione che sia bene che qualcuno conosca la Fraternità Sacerdotale e vi aderisca? Dove manca questa convinzione, probabilmente non c’è motivo di partire da un’iniziativa di diffusione della Fraternità Sacerdotale. Questa convinzione deve essere condivisa da alcuni sacerdoti, perché un “progetto missionario” non è affare di una sola persona, ma sempre di un piccolo gruppo. Un altro passo importante nella preparazione è la ricerca dei contatti e dei punti di contatto. Questo è probabilmente uno dei compiti più difficili, trovare un gruppo di sacerdoti che accettano di impegnarsi per qualche giorno con Charles de Foucauld. Infine, la preparazione dovrebbe includere anche la preghiera per ottenere risultati. Siamo convinti che i sacerdoti più anziani tra noi saranno particolarmente felici di assumere questo ministero.

2. La fase della messa in opera.

Il modo più appropriato ci sembra quello di organizzare una “SETTIMANA CON SAN CARLO DE FOUCAULD”. Durante questa settimana, ci dovrebbero essere due punti focali: a) Presentazione della biografia di Charles de Foucauld b) Presentazione della Fraternità Sacerdotale con i suoi mezzi di crescita spirituale. Questi giorni devono essere ancorati in un clima di preghiera, di fraternità, di gioia e di servizio.

3. la fase del “seguito”.

Proprio come ogni pianta appena seminata ha bisogno di cure e manutenzione, così è per una fraternità appena fondata. Ha bisogno di essere accompagnata per essere in grado di stare in piedi. Per questo è importante l’integrazione a livello nazionale e continentale, ma soprattutto il contatto e lo scambio con sacerdoti esperti. La forma concreta di questa “sponsorizzazione” sarà molto diversa e dipenderà dalle circostanze e dalle rispettive persone. Ci sembra importante fornire una qualche forma di sostegno fin dall’inizio.

Cari fratelli, sappiamo che non tutti i tentativi in questa direzione sono facili. Ma pensiamo che sia importante e ci sembra che ora sia il momento giusto per farlo. Vi invitiamo quindi a parlarne intorno a voi e a prendere delle iniziative. Chiediamo in particolare ai fratelli leader continentali e nazionali di fare di questa lettera una preoccupazione prioritaria nella vostra prossima assemblea.

Vi chiediamo inoltre di informarci di eventuali passi che state intraprendendo in questa direzione. Forse potremmo avere modi per sostenervi.

Vi auguriamo coraggio e fiducia nel vostro importante ministero.
Il team internazionale
Eric, Honoré, Fernando, Tony e Matthias

PDF: 22-06-28 Jesus Caritas, Lettera, l’estensione JC – it

Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, settembre 2022

Carissimi, dopo la parentesi estiva riprendiamo la quotidianità con i ritmi consueti. La festa dell’esaltazione della Santa Croce, il 14 settembre, è un’occasione di grazia per affrontare un nuovo anno sociale con passo rinnovato: unificati con noi stessi e in armonia con la realtà in cui siamo inseriti.

La festa della Santa Croce è molto cara a noi piccoli fratelli di Jesus Caritas, perché la parrocchia in Limiti di Spello, dove è nata la nostra comunità, è dedicata alla Santa Croce, come anche l’abbazia di Sassovivo dove viviamo.

La Croce, per noi cristiani, è il punto di riferimento per orientare il nostro essere nel pellegrinaggio che siamo chiamati a compiere.

PDF: JCQ_9_2022

La Revisione di Vita, scuola di fraternità. Manuel POZO OLLER

Ritiro Fraternità Sacerdotale
Iesus Caritas di Spagna

Galapagar, Madrid, agosto 2022

I Cosa dice il Direttorio?

«È soprattutto nella Revisione di vita che la fraternità esercita la sua funzione di regola di vita. Si parla molto di revisione di vita, ma si indicano realtà diverse: diversi scambi, studi evangelici, revisione di vita apostolica. Per noi, in fraternità, il Raevisione di vita è un atto di fede comune, in cui condividiamo eventi, preoccupazioni, speranze e delusioni, una lettura comune della vita per scoprire in essa le chiamate del Signore (…)
La RV è, prima di tutto, uno sguardo contemplativo sull’azione dello Spirito Santo nella nostra vita. E nello stesso tempo è il mezzo di una conversione permanente che deve arrivare anche al meglio di ciascuno, per essere sempre disponibili alle chiamate del Signore, proprio là dove non erano attese, dove non avevamo visto né ascoltato lui fino ad ora. La RV ci aiuta a scoprire il Signore che per noi è sempre più grande, sempre diverso e perfino sconcertante.
C’è unità di processo tra la Revisione di Vita e gli altri mezzi della Fraternità. La RV si prepara preferibilmente nel deserto, sempre nella preghiera e, se possibile, per iscritto. È meglio non farlo che improvvisarlo. Presuppone un clima di preghiera, di ascolto della Parola di Dio, di attenzione reciproca. Non c’è bisogno di temere i momenti di silenzio. Dobbiamo avere il coraggio di interrogarci, con delicatezza, ma francamente, senza timore di tensioni e possibili confronti. La falsa amicizia è la morte delle vere recensioni di vita e quindi della fraternità.
Fare una RV implica l’impegno di ciascuno a realizzare insieme gli appelli ricevuti. Ognuno deve sentirsi responsabile e solidale degli altri.
Un’autentica rassegna di vita può introdurci al mistero della morte e risurrezione di Cristo che opera in noi. E, a volte, ci condurrà al sacramento della riconciliazione».

II Comprendere la RV come scuola di ascolto, discernimento e fraternità

Insieme all’adorazione, è il punto forte del Ritiro.
Il suo obiettivo è aiutarci ad avere una visione contemplativa della vita, della realtà. Guarda la vita attraverso gli occhi di Dio.
Non è una semplice tecnica di incontro fraterno o di gruppo. Cerca di educare un cuore contemplativo.

Non è, quindi, né confessione né direzione spirituale. nessuno strumento per capire o interpretare.
Si tratta di:
1. Un modo per cercare la presenza dello Spirito Santo nella nostra vita, parlando con i nostri fratelli perché, sulla base della ricerca, ci aiutino a trovare la volontà di Dio. Non è chiedere consiglio, ma discernere insieme. Il camper è preparato in adorazione e silenzio
2. Un modo di leggere il Vangelo nella vita degli uomini e un modo di leggere il Vangelo nella Chiesa. Leggi nei fatti, e in gruppo, i moti dello Spirito.
3. Un incontro con Gesù oggi, un Gesù che vive nelle realtà del mondo e degli uomini di oggi.
4. Una domanda sul mio modo di essere e di vivere, attraverso ciò che vivono gli altri.
5. Una partecipazione fraterna alla vita dei fratelli.
Come ti prepari?
Si prepara all’adorazione e al silenzio. Un tempo di silenzio in cui si mescolano fatti di vita e adorazione.

III Vita fraterna e RV

Nella Fraternità, la RV deve essere anche condividere il modo in cui la rilettura della vita ci riporta alle intuizioni di Charles de Foucauld e della Fraternità: adorazione, Vangelo, sollecitudine per i poveri, essere fratelli, come Gesù.

* Il suo fondamento teologico è l’esperienza biblica che il Signore sta condividendo con il suo popolo e con coloro che formano la sua stessa storia, facendo della storia di ciascuno una storia di salvezza. Quello sguardo contemplativo ci aiuterà a imparare a vedere il doppio volto di ogni situazione. C’è un primo aspetto che vediamo, e sullo sfondo un tocco di Dio.
* Oltre ad essere la materia che guardiamo in modo contemplativo, è il mezzo di una conversione permanente. Ogni volta che andiamo alla RV, andiamo in atteggiamento di conversione, pronti a vedere quale parte di noi deve cambiare, quella degli altri, per aiutarli a leggere la strada.
* Vivere insieme la RV è vivere un’esperienza di Dio, enorme, attraverso le situazioni che stiamo presentando nella RV: vediamo la provvidenza di Dio e la sua amicizia.
* Questo è il motivo per cui a volte provocherà un ringraziamento. Altri, una richiesta di perdono, o una richiesta di aiuto per realizzare ciò che vediamo.
* Le parole sono importanti quanto i silenzi. Senza fretta. Ci sono silenzi interessanti, di uno o del gruppo, da rispettare, interiorizzare, chiedere aiuto, far affondare ciò che sentiamo. Dobbiamo rispettare il ritmo che ci richiede una comunicazione seria.

Manuel POZO OLLER, fraternità di Spagna

PDF: La Revisione di Vita, scuola di fraternità. Manuel POZO OLLER it