Carissimo papa Giovanni, uso questo tono confidenziale perché hai accompagnato tutta la mia vita.
Tu venivi eletto papa il 28 ottobre 1958 ed io nascevo il mese successivo, nello stesso giorno, i miei genitori erano indecisi sul nome da darmi ed ebbe la meglio Paolo nel ballottaggio con Giovanni.
Mia sorella maggiore mi ha portato diverse volte sulla tua tomba e tu potresti dirmi se era un affidarmi alla tua paternità. In casa, nella sala da pranzo, avevamo un piatto di rame con la tua immagine, devo dire che era bruttino ma il tuo volto estremamente rassicurante, un punto di riferimento.
Ti ho conosciuto meglio entrando in Fraternità grazie ai racconti degli incontri personali avuti con te da Gian Carlo, fondatore dei nostri Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, comunità a cui appartengo e del tuo segretario mons. Capovilla, per tutti don Loris, che con amore filiale ha conservato la tua memoria, fino al giorno del suo cardinalato e del suo nascere al cielo. Nel mio cammino verso il presbiterato mi sei stato compagno di viaggio, luce del mio essere prete.
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