si avvicina il Natale e come cristiani potremmo sentirci un po’ in imbarazzo ad annunciare Gioia e Pace in questo mondo. Domenica scorsa nella seconda lettura l’apostolo Pietro scriveva ai primi cristiani scoraggiati dal ritardo del Signore nel compiere le sua promesse, che questo avveniva per lasciarci più tempo per convertirci. Oggi ci sembra, dopo più di 2000 anni, che di tempo ne abbiamo avuto abbastanza, ma ancora tardiamo a convertirci!
Che ci possiamo dire? Che dobbiamo aver fede nel Signore e nelle sue parole di salvezza. Con la venuta di Gesù la storia è cambiata davvero, perché Dio ne ha preso pienamente
possesso, ci si è infilato in pieno prendendo la nostra carne. Quanto ci vorrà perché tutta la storia sia trasformata pienamente? Solo Lui lo sa. Ma noi ci crediamo che avverrà e le sofferenze del tempo presente sono i dolori del parto al quale ci stiamo preparando.
Annunciatori di questa speranza, sappiamo cogliere anche i più piccoli segni che ne parlano… come ha fatto fratel Giovanni Marco vedendo il “corbezzolo” che c’è nel nostro giardino.
Vi lascio alla sua bella lettera di Natale con la quale continuo ad augurare a ciascuno di vivere un Natale nella Gioia e nella Pace.
Gabriele
fratello priore
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