“Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico” (Mt 11, 7-9).
Domenica scorsa (III Domenica di Avvento), mentre proclamavo il Vangelo durante l’Eucarestia, queste parole mi risuonavano nel cuore come domanda rivolta a me, alla nostra fraternità, a noi che cerchiamo quotidianamente di vivere la nostra vita e il nostro ministero sacerdotale sostenuti dalla testimonianza luminosa di fratel Carlo la cui “grandezza” è stata nel ricercare costantemente l’ultimo posto a imitazione del suo beneamato Signore Gesù. Chi siamo andati a vedere nel deserto, spinti dallo Spirito, un profeta? Si! Un profeta che Dio ha donato alla Chiesa e al mondo perché preparasse “oggi” la via per incontrare questa nostra umanità.
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