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Baba Simon. CAMERÚN
UN PRETE SANTO PER L’AFRICA E PER IL MONDO
BABA SIMON IL MISSIONARIO A PIEDI NUDI
BREVE BIOGRAFIA DI BABA SIMON
MPEKE nasce verso il 1906 a Batombé (Edéa) in Cameroun, da genitori agricoltori, non cristiani.
Nel 1914, mentre frequenta la scuola gestita dai Pallottini tedeschi, chiede il battesimo.
La sua richiesta sarà accolta solo il 14 agosto 1918, dopo la fine della prima guerra mondiale, dagli Spiritani francesi, e gli viene dato il nome di Simon.
Diventa maestro di scuola primaria fuori città e poi nella Missione centrale di Edéa.
Qui, nel 1921, capisce che “ un Nero può diventare prete”. E allora si lancia in questo progetto.
Rompe il fidanzamento con la sposa promessa e intraprende lo studio del Latino con un piccolo gruppo di amici.
Nell’agosto 1924 entrano nel seminario minore di Yaoundé aperto nel luglio 1923. Lascia il ricordo di seminarista eccellente, serio, pio e pacificatore.
L’8 dicembre 1935, è del gruppo dei primi 8 preti Camerunesi.
Abitato fin dal Seminario dal desiderio contemplativo, aveva formulato il progetto con alcuni confratelli di dare inizio ad una congregazione di “contemplativi nell’azione”.
Nel 1936 è nominato vicario in una Missione fuori città e lì lascerà il ricordo di prete molto zelante, santo, che realizza miracoli e si dona senza sconti.
Segnato dalla teologia del suo tempo, prende senz’altro posizione e in maniera forte, contro le religioni tradizionali del territorio.
Considerato come un prete di grande valore, è allora chiamato nel 1947 nella grande parrocchia di New-Bell à Douala e ne diventerà il parroco dopo circa un anno.
Darà l’impulso alla parrocchia sviluppando i gruppi associativi e le diverse confraternite, sostenendo i movimenti di Azione Cattolica e le Scuole; mostrerà una disponibilità e una generosità totali per i suoi parrocchiani.
Agli inizi degli anni ’50, la presenza nella sua parrocchia delle Fraternità dei Fratelli e Sorelle di Gesù, gli fa scoprire la spiritualità di Charles de Foucauld.
Nel 1953 entra a far parte dell’istituto secolare dei Fratelli di Gesù e chiede un anno sabbatico per fare il “noviziato” in Algeria.
Sarà uno dei fondatori, a livello internazionale, dell’Unione Sacerdotale Iesus Caritas e il primo responsabile in Cameroun e un Africa.
Prete molto amato e influente, fu anche proposto, insieme ad altri due, a diventare Ausiliare del suo Vescovo.
Verso il 1954, sente la chiamata a partecipare all’evangelizzazione delle popolazioni cosiddette “pagane” del Nord-Cameroun.
Dopo molta e profonda riflessione e spinto dal dinamismo missionario dell’Enciclica “Fidei Donum”, diventerà nel 1959 il primo prete secolare Camerunese missionario nel proprio Paese.
Dopo una brevissima permanenza in una comunità dei Fratelli di Gesù, si stabilisce a Tokombéré, nell’attuale diocesi di Maroua-Mokolo.
Vivendo nella più totale povertà, il “missionario a piedi nudi”, passerà la sua vita nella lotta contro la miseria nella quale, sulla scia d’un saggio musulmano, egli vede una “nemica di Dio”.
La sua intensa vita di preghiera e la sua gioia comunicativa, facevano di lui un luminoso testimone dell’amore di Dio fino ai villaggi più lontani della grande parrocchia.
Attraverso la scuola, le strutture sanitarie, l’impegno contro l’ingiustizia e l’invito alla fraternità universale, egli ha permesso una reale promozione umana delle popolazioni fino ad allora disprezzate.
La sua tensione per un dialogo continuo con i responsabili delle religioni tradizionali e per l’incontro con i musulmani, ne ha fatto un precursore profetico del dialogo interreligioso,
posto in gran onore dal Vat. II e ha fatto sì che meritasse il soprannome con il quale egli è ancora venerato, 40 anni dopo la sua morte, sia dai cristiani che dai non cristiani: “Baba Simon” (Papà Simon).
Il 13 agosto 1975 muore, sfinito, alla fine di una vita interamente consacrata a Dio e agli uomini.
Raccomandiamo questa Causa alla vostra preghiera, come anche la nostra cara regione dell’Estremo Nord del Cameroun, così tanto esposta alla minaccia continua del gruppo terrorista Boko-Haram.
Per l’intercessione di Baba Simon che i cristiani sappiano conservare la loro calma e coraggio e continuare, alla sua sequela, a testimoniare la “Buona Notizia della figliolanza divina di ogni essere umano” (Benedetto XVI, Africae Munus, n.8)
POSTULATION DE LA CAUSE DE BABA SIMON
BP 74 MAROUA CAMEROUN
2016
PDF: Baba Simon, IT