Lettera di Cuernavaca, febraio 2016

I ASSEMBLEA PANAMERICANA DELLA FRATERNITA’ SACERDOTAEL IESUS CARITAS

Cuernavaca, Messico, dal 15 al 19 febbraio 2016

Carissimi fratelli:

cuernavaca2016-01Con molta gioia e fiducia vi scriviamo questa lettera a conclusione della nostra I Assemblea Panamericana. Tre fratelli dell’Equipe internazionale e delegati dell’Argentina, Brasile, Cile, Stati Uniti, Messico, Quebec (Canadá) e della Repubblica Domenicana, ci siamo riuniti nella Casa “Madeleine Chollet” di Cuernavaca per pregare, riflettere e dare nuovo impulso di vita e missione alle Fraternità dei nostri paesi.

Provvidenzialmente, la nostra Assemblea ha coinciso in parte con la visita di Papa Francesco in Messico. Ciò ci ha permesso di collocarla nel contesto del grande movimento di rinnovamento spirituale ed cuernavaca2016-02ecclesiale che lo Spirito Santo sta suscitando nella nostra chiesa con i gesti, le parole e gli insegnamenti del Santo Padre. C’è una grande sitonia fra le intuizioni di fratel Carlo di Foucauld e l’insegnamento del Papa. E’ un tema che abbiamo studiato a fondo partendo da un testo di Javier Pinto1.Questa riflessione ci ha confermato la validità e l’attualità della nostra spiritualità in um mondo plurale, ferito dalla violenza, dall’ingiustizia, dal narcotraffico, dall’esclusione e dall’impunità, così come lo abbiamo ascoltato nel primo giorno della nostra Assemblea.

cuernavaca2016-03Pertanto ci sentiamo impegnati ad essere i primi collaboratori di questo Pastore, venuto dalla fine del mondo, nella costruzione di una Chiesa Povera e per i poveri. Come fratel Carlo vogliamo moltiplicare ed intensificare la nostra presenza nelle periferie geografiche ed esistenziali dei nostri paesi per essere testimoni credibili della misericordia di Dio Padre. La vicinanza, l’austerità, la lo stile semplice, l’umiltà e la gioia di Gesù di Nazaret debbono segnare il nostro stile di vita e il nostro modo di fare pastorale.

cuernavaca2016-04Nonostante i diversi idiomi e culture ci siamo capiti, abbiamo pregato e lavorato insieme come in una nuova Pentecoste attualizzata senza lasciar passare cose divertenti, come l’impossibilità di Mark Mertes di pronunciare la parola “periferia”. Certamente lo Spirito Santo ci ha accompagnato e ispirato ogni giorno, dall’adorazione eucaristica del mattino fino alla cena. Lo spirito fraterno e la collaborazione, la pazienza per capire la lingua dell’altro, la gioia e l’entusiasmo apostolico che ha riempito i nostri cuori in questi giorni sono il segno inequivocabile della sua presenza. Abbiamo vissuto la fraternità universale, propria della nostra spiritualità.

cuernavaca2016-05I fratelli messicani si sono adoperati moltissimo per accompagnarci nei minimi dettagli, ugualmente la Sra. Edith Montes de Oca e la Sra. María Elena Cruz, che ogni giorno ci dilettavono con una squisita cucina. Tutti ci sentiamo ora un poco messicani nell’aver condiviso la loro storia di persecuzioni e martirio sotto la protezione della Vergine di Guadalupe e sostenuti da una fede salda. Ci sentiamo parte di questo popolo pellegrino in America Latina e vogliamo condividere ogni giorno più il suo destino, le sue speranze e le sue lotte, mettendoci come Gesù dalla parte dei poveri ed esclusi delle nostre società.

cuernavaca2016-06Ci sentiamo coinvolti sempre più nella nostra spiritualità aiutandoci gli uni gli altri a vivere i mezzi di crescita spirituale che ci vengono offerti, in particolare il MESE DI NAZARET. Vogliamo rivitalizzarlo ed incentivarlo econ la partecipazione a tutti i fratelli che ancora non l’hanno fatto. Una spiritualità profonda ci aiuterà ad essere, come fratel Carlo, fratello universale, nel rispetto degli altri cammini di sequela di Gesù, particolarmente nei nostri presbiteri.

Solo il contatto permanente e prolungato con il nostro amato fratello e signore Gesù ci permetterà una presenza evangelizzatrice costante, feconda , gioiosa e fiduciosa nelle periferie umane in cui svolgiamo il nostro lavoro pastorale.

cuernavaca2016-07Sappiamo che il carisma di fratel Carlo è condiviso da altri gruppi di questa Famiglia Spirituale: Fratelli e Sorelle, laici consacrati, sposi, giovani, ecc. Vogliamo stringere relazioni con loro e far conoscere la nostra spiritualità, specialmente ai giovani.

Siamo convinti che il carisma di fratel Carlo, arricchito di tanti santi e martiri americani, sia una valido contributo per vivere la fedeltà a Gesù e al su Vangelo nel nostro continente. Perciò vogliamo condividerlo con il nostro presbiterio invitandolo a conoscere e a participare alle nostre iniziative, fin dal seminario

Una relazione più dettagliata della nostra Assemblea potrete trovarla nel documento “Crónica de Cuernavaca”. E un insieme di proposte di sviluppo nelle diverse aree delle nostre fraternità, ossia, spiritualità, fraternità, missione pastorale, vincoli con altri enti ecclesiali, lo potete trovare nel documento “Propuestas de crecimiento”. Ambedue saranno pubblicati nella nostra pagina www.iesuscaritas.org.

cuernavaca2016-08Finalmente, vi annunciamo che abbiamo scelto per un tempo di sei anni Fernando Tapia Miranda, presbitero dell’Archidiocesi di Santiago del Cile, come Responsabile Continentale con il desiderio di conservare e far crescere i vincoli e i servizi mutui in America e preparare la prossima Assemblea continentale che avrà luogo fra due anni (2018).

Il Signore benedica il nostro lavoro e lo fecondi per lo sviluppo delle nostre fraternità sacerdotali in tutto il continente. A LUI l’onore, la gloria per tutti i secoli.

I partecipanti alla I Assemblea Panamericana

cuernavaca2016-09Cuernavaca, 19 febbraio 2016.

(Grazie, Mario, per la traduzione italiana)

PDF: Lettera di Cuernavaca, febraio 2016

Lettera di Aurelio Fraternità Italia, 21 dicembre 2015

Cari fratelli,

italia_20151221_01ho condiviso con la fraternità di Bari e Otranto, e con la fraternità internazionale di Roma in questi giorni, accompagnati sempre da Secondo, mio fratello maggiore, e ospitato dalle piccole sorelle di Gesù alle Tre Fontane – la nostra famiglia permanente a Roma – e il centro di Agimi a Maglie. Sono stato in famiglia con Donato, a Martano, la condivisione dell’Eucaristia con lui e Secondo, la cena con i suoi amici a casa di Antonio e Claudia, Mª Rossaria e Alfredo, con suo figlio Aurelio, partecipando della propria vita ordinaria. Ricordo con affetto mio omonimo Aurelio, di nove anni, che durante l’Eucaristia mi ha fatto un disegno, senza che nessuno sia più saggio, que poi mi ho dato nella sacrestia con suo padre, molto felice di chiamare noi uguale.

italia_20151221_02Ma, soprattutto, essere con Giuseppe nell’ospedale di Tricase, nutrito e coccolati dalla piccola sorella Liccia, e il volontariato multinazionale de Agimi, che li considera come un genitore o un fratello maggiore. Mi sentivo piena fraternità, la famiglia che si prende cura di un membro amato con problemi di salute, ho visto fratello Carlo a piedi attraverso i corridoi dell’ospedale e dell’ambiente di Agimi, a tavola con Ada e i due amici del Pakistan; ho contemplato il lavoro Giuseppe, non solo in casa, il giardino: c’è molto di più, che può essere visto solo nel mistero dell’incarnazione con gli emigranti, coloro che non dispongono di un paese, che Giuseppe e la sua organizzazione hanno fatto suoi fratelli con la acollenza, supporto, ospitalità… I giovani, che scoprono i valori del Vangelo nel senso della loro vita e chiamate a costruire italia_20151221_03un mondo migliore, senza i confini del colore della pelle, lingua, nazionalità o religione… Grazie mille, Giuseppe, di presentare Gesù dalle tracce di Carlo de FOUCAULD, per realizzare la fraternità universale nelle cose piccole e grandi. La fraternità nel mondo, oggi, vuole essere un altro braccio di supporto, come il braccio del tuo amico afgano che ti vuole come suo padre. Ancora una volta, ho contemplato la misericordia sull’anima dei buoni figli dell’Islam, e Agimi è un esempio del Vangelo in questo Anno di Misericordia dell’incontro tra cristiani e musulmani.

italia_20151221_04Mi è piaciuto a Agimi con il fraternità di Bari e Otranto nell’incontro dei fratelli, dividendo il tavolo e visitando Giuseppe. Grazie per essere venuti da lontano e vi ringrazio per essere fraternità: a cuore, con la verità, con lavoro ogni giornata di e la consegna al popolo con il messaggio di Gesù con le parole e la vita.

Sono stato contento di trovare giovani sacerdoti che sono nella fraternità come nuovo sangue e segni di una Chiesa che cammina tra le ombre e le gioie.

italia_20151221_05Grazie a Udino, responsabile della fraternità internazionale di Roma, con la preparazione della riunione del 16 dicembre nel pomeriggio, cambiando la data della riunione in modo io che potrei essere. Mi ha dato grande gioia ritrovare questi fratelli di varia nazionalità, al momento della preghiera, condividendo i nostri cuori con il Signore e ascoltare la sua Parola, mettere sul tavolo le semplici cose della nostra vita e la cena che ha sostituito i molti documenti che lo hanno occupato. È un altro esempio di fraternità universale, come in una piccola assemblea mondiale, non per prendere decisioni, ma per sentirsi veramente fratelli. Grazie per le piccole sorelle di Gesù alle Tre Fontane, che sempre ci trattano come famiglia.

Vorrei che in questo Anno Giubilare della Misericordia, le chiamate del papa Francesco a vivere dalle opere di misericordia non diventano su rituali ed eventi, solenni liturgie o atti che lenito la coscienza, ma che sono, soprattutto, amore e bontà ai più poveri. Vi auguro anche un Santo e felice Natale qui festeggia un Gesù Piccolo, umile e incarnato in questa umanità di cui siamo parte e sentirsi amati da lui dal betlemme di ogni casa, ospedale, prigione, luogo di rifugiati o barca cercando di attraversare il Mediterraneo per avere un futuro migliore.

A tutti i fratelli d’Italia, per i fratelli e le sorelle di Agimi, per le piccole sorelle di Tre Fontane, gli amici di Martano, un grande e fraterno abbraccio.

italia_20151221_06Aurelio SANZ BAEZA, fratello responsabile

(disegno originale di Aurelio SICURO, Martano)

Perín, Cartagena, Murcia, Spagna, 21 dicembre 2015

(Scuse per il mio italiano surrealista e sbagliato; grazie)

PDF: Lettera di Aurelio Fraternità Italia, 21 dicembre 2015

Lettera d’Avvento 2015, fratello responsabile

Carissimi fratelli,

adviento2015-01con l’Avvento ci è dato un tempo speciale per il nostro rinnovamento personale e comunitario dei valori che abbiamo bisogno di integrare nella nostra vita: attendere il Messia preparando la casa interiore, attenderlo insieme ai fratelli e sorelle delle nostre comunità preparando uno spazio aperto all’accoglienza, senza chiuderci nella paura, nei pregiudizi e nel sentirci unici nel fare bene le cose; attenderlo con gioia perchè il Bambino di nuovo si fa bambino e non adulto; attenderlo in questo Anno della Misericordia, in questo anno anche del Centenario della Pasqua di fratel Carlo, che gli uomini siano adviento2015-02misericordiosi e che non causino danno, morte, sofferenza, sia a causa dei fondamentalismi religiosi o del disprezzo della vita altrui e dei loro diritti. I valori della pace, il dialogo, il perdono, la tolleranza, la misericordia sono poco coltivati nel nostro mondo. Li affermiamo solo quando si avvicina il pericolo o vengono meno i nostri previlegi. Abbiamo a volte la sensazione che nulla può cambiare o che tutto va peggiorando. Papa Francesco ci invita ad uscire dai nostri pessimismi, sconfitte e sfiducie… Che il Messia ci porti questa pace, la fine delle sofferenze dei rifugiati, la fine del traffico d’armi, degli esseri umani, della droga e della ricchezza che impoverisce i più poveri. Che il Messia di Dio nasca nella Maria dei più poveri e umili una volta ancora e che si possano ricuperare la gioia, il diritti umani, il pane e il sorriso. Che triste vedere in questi giorni famiglie che si scambiano con armi in mano, anche bambini, gli auguri di Natale con i propri amici o familiari. Triste e patetico, ma reale.

adviento2015-03L’Avvento è un tempo propizio per la giornata di deserto e per lasciarci condurre dal Signore: tempo di speranza e di rinnovamento interiore. Il deserto ci colloca al nostro posto, coscienti dei nostri limiti e miserie. Il deserto nell’Avvento ha il sapore dell’attesa dell’amico o del familiare nella stazione del treno o dell’autobus o nell’aeroporto; vediamo Geù scendere dalla scaletta o apparire insieme a molta gente con il suo leggero equipaggio e alzando la mano per dirci “sono quì, grazie per aspettarmi, per venire ad accogliermi”. “In nessuna parte si può ascoltare meglio che nel deserto la chiamata di Dio per cambiare il mondo. Il deserto è il luogo della verità. Il luogo dove si vive dell’essenziale. Non c’è posto per il superfluo. Non si può vivere accumulando cose senza bisogno. Non è possibile nè lusso nè ostentazione. L’importante è cercare il cammino sicuro per orientare la vita”. (Commento di J.A. PAGOLA a Lc 3,1-6) Gesù è vicino.

Tutte le notizie che arrivano riguardo al Centenario dell’incontro definitivo con il Padre di fratel Carlo in tante parti del mondo, tra gente semplice nelle fraternità di tutta la Famiglia di Carlo di FOUCAULD, mi riempiono di gioia e di speranza; tutti siamo chiamati a vivere profondamente l’Abbandono; poter dire con il cuore in mano “fà ciò che tu vuoi”. Togliamoci la paura dell’inaspettato. Apriamo le porte a chi arriva. Vivere il Centenario secondo il carisma che ci unisce come Famiglia è coltivare amicizia con la gente, è stare con chi ha bisogno, è vivere secondo il Vangelo. Come vi abbiamo detto nella lettera inviata da Perín come equipe internazionale, è necessario entare in profondità nel messaggio della fraternità universale di Carlo di FOUCAULD, così necessaria per il nostro mondo e la nostra Chiesa, valorizzando tutto ciò che abbiamo ricevuto dai più umili e da coloro che soffrono dovunque siano.

adviento2015-04Dobbiamo dire nelle nostre parrocchie che gli uomini di Dio, come fratel Carlo, hanno molte cose da insegnarci, soprattutto riguardo i messaggi tristi, superficiali o frivoli, e riguardo alla sicurezza personale o sul consumo e ostentazione. Carlo di FOUCAULD commenta così Mt 5,3 (“Beati i poveri di spirito perchè di essi è il Regno dei Cieli”): “¡Attendiamo! La salvezza è vicina; e il cielo è vicino… Una sola cosa basta: essere poveri di spirito… Povero di spirito è essere veramente povero nel profondo della nostra anima veramente spogliati di tutto, non solo dei beni materiali, del desiderio di se stessi, ma dimenticarsi di se stessi, avere il cuore vuoto di tutti i desideri terreni… Vuoti di tutto e pieni di Dio… Per Dio avremo questi desideri per gli altri… Ma tutto per Dio: solo Lui ci riempirà”.

adviento2015-05Siamo stati in apprensione per la visita del papa Francesco in Africa, come messaggero di pace e di misericordia. Abbiamo condiviso il suo incontro con altre culture e con l’Islam; questo uomo coraggioso che porta Gesù là dove va, anche come capo di Stato in tutte le occasioni e circondato dalle forze di sicurezza, ci dà speranza e ci restituisce la gioia di lavorare per il Regno come presbiteri diocesani. La misericordia che ci offre con la sua vita e i passi che sta dando per rinnovare la Chiesa affinchè sia la Chiesa di Gesù, le difficoltà che trova dentro la stessa Chiesa ci rassicura che è opera dello Spirito. Uniamoci nella preghiera per lui e per tutto ciò che riceviamo da lui con la sua parola e la sua testimonianza in questo anno della Misericordia.

adviento2015-06Uniamoci anche in preghiera affinchè le conclusioni del Sinodo della Famiglia facciano avanzare la Chiesa nella lotta per la vita, per la vita delle persone, per coloro che hanno sbagliato nel loro matrimonio, per quelle che sono mal viste per la loro condizione sessuale, per le persone che si sentono e sono cristiane ma che non seguono il modello stabilito. Tutti conosciamo divorziati, separati, gente di fede, e che fino ad oggi si sono sentiti emarginati dalla Chiesa. Potremmo pensare: ¿da quanti fratelli sacerdoti o amici o amiche siamo divorziati? ¿Perchè a volte consideriamo come nemici coloro che condividono il nostro ministero? ¿Chi rompe la comunità ecclesiale le idee o le persone che non ci piacciono che abbiano quelle idee o atteggiamenti?

Nel Sinodo della famiglia è stato presente non solo con la sua voce ma anche con il voto, Hervé JANSON, priore generale dei Fratelli di Gesù: vogliamo ringraziarlo per la sua testimonianza della famiglia di Nazaret e per il suo coraggio di rompere gli schemi “di buona condotta”.

adviento2015-07Grazie, Hervé, per l’umiltà con la quale hai manifestato questa fraternità universale con i più piccoli, nella fedeltà al carisma di Carlos di FOUCAULD e come persona che vive il Vangelo nei luoghi più sperduti. Nazaret non è solo un riferimento per noi; è anche un modello di comunità domestica e parrocchiale di fraternità.

Ricordando i nostri fratelli infermi, ricordando i fratelli dei paesi in guerra, o in situazione di estrema povertà, ricordando tutti, vi auguro di cuore un Avvento di rinnovamento e un Natale in cui permettiamo a Gesù di farsi presente nella nostra vita, nelle nostre scelte, nelle nostre relazioni e nel nostro lavoro.

adviento2015-08Un abraccio di speranza.

Vostro fratello

Aurelio SANZ BAEZA, fratello responsabile

Perín, Cartagena, Murcia, Spagna, 8 di dicembre di 2015,
solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, inizio dell’Anno della Misericordia

PDF: Lettera d’Avvento 2015, fratello responsabile, ITALIANO

Lettera da Perín, ottobre 2015

LETTERA DA PERÍN
EQUIPE INTERNAZIONALE
FRATERNITA’ SACERDOTALE IESUS CARITAS

Perín, Spagna, ottobre 2015

Carissimi fratelli,

perin2015-01Emmanuel, Jean-François, Félix, Mark, Mauricio e Aurelio abbiamo realizzato il nostro incontro annuale a Perín, Cartagena, Spagna, nella casa di Aurelio, celebrando il suo 60 compleanno, con lo sguardo fisso in voi, in tutti i fratelli della fraternità e vivendo in mezzo alla gente che ci ha accolto e animato. La gioia dello stare insieme e lavorare uniti è un dono di Dio. I passeggeri dell’aeroporto di Alicante e Murcia ancora stanno vivendo gli abbracci che abbiamo diffuso all’incontrarci.

CHE COSA ABBIAMO VISSUTO

perin2015-02Dalla preghiera insieme delle Lodi, l’adorazione e l’Eucarestia, accompagnati dalla pioggia e dall’autunno, ci siamo sentiti rafforzati anche dalla vostra preghiera, dall’aiuto di fratel Carlo, che intercede per noi, e dalla testimonianza profetica di papa Francesco nel Sinodo della famiglia, che abbiamo seguito da molto vicino.

perin2015-03Abbiamo condiviso un incontro con il vescovo di Cartagena, José Manuel LORCA PLANES, e anche il pranzo con la famiglia di Carlo di FOUCAULD di Murcia, accolti dalla fraternità secolare, la fraternità Carlo di Foucauld, le sorelle di Gesù -con la presenza di Anita, consigliera dell’equipe delle Tre Fontane di Roma- e la fraternità sacerdotale, vivendo la comunione ecclesiale e uniti nel carisma di un uomo di Dio, nostro fratello Carlo, che ci invita al suo Centenario, che perin2015-04coincide con l’Anno della Misericordia, convocato da papa Francesco, per una conversione al dialogo, non solo tra noi, ma anche con il presbiterio diocesano di cui facciamo parte; a un dialogo e incontro con persone di altre religioni o non credenti. Ciò ci chiama a una conversione reciproca nel mutuo rispetto. Vogliamo dialogare, ma non imporre. Dall’incontro di Viviers di luglio è nata questa convinzione così importante del nostro carisma.

perin2015-05Abbiamo incontrato e celebrato insieme a molta gente di Perín: gente amabile, vicina e cordiale, e abbiamo imparato dalle loro esperienze familiari, e come cristiani a metterci all’ascolto dell’essere umano incontrandolo nell’ordinario della sua vita. Ogni uomo o donna è nostro fratello e sorella. Ci ha commosso le due eucarestie celebrate nelle due residenze di anziani a Perin. Gli anziani che sono i grandi dimenticati nella nostra società europea e occidentale ci dicono che Dio è bambino, adolescente, giovane, adulto e vecchio. In questo Nazaret dei vecchi no abbiamo visto il volto della caducità.

perin2015-06I progetti della Fondazione Tienda Asilo de San Pedro di Cartagena, dove lavorava Aurelio, li abbiamo vissuti da vicino, conoscendo le persone che vi lavorano, le equipe, il volontariato e i beneficiati. Abbiamo condiviso nell’Hogar Torre Nazaret, della Fondazione, questo Nazaret semplice e umano di stare con i malati di HIV ai quali la droga, la prigione, la strada li ha segnati come esclusi sociali, ma che ora possono vivere dignitosamente e ricuperare una parte della loro salute e normalizzare la loro vita. E’ come una grande famiglia che si fa carico della conseguenze quando la vita diventa un problema. Abbiamo sentito che ci volevano bene anche senza conoscerci

QUALE CHIAMATE ABBIAMO RICEVUTO

perin2015-07Molte sono le chiamate ricevute: una molto importante è vivere il Centenario di fratel Carlo non come un ricordo del passato, ma come la celebrazione dell’attualità del suo messaggio di fraternità universale. Papa Francesco ha citato varie volte la testimonianza di fratel Carlo di FOUCAULD: nel numero 125 di Laudato Si come esempio di evangelizzatore e alla vigilia del Sinodo della Famiglia come ispiratore del modello di famiglia di Nazaret. I suoi costanti riferimenti a fratel Carlo ci riempiono di gioia e noi ci sentiamo in comunione con il papa al cento per cento.

perin2015-08Una chiamata ad approfondire partendo dal mistero di Nazaret l’atteggiamento che unisce contemplazione e prossimità con i poveri e l’esperienza della nostra fragilità come luogo per accogliere la forza del risorto. Dobbiamo vivere la fraternità universale concretamente senza fare teorie sulla vita o sulle persone.

Una chiamata a dare priorità alla giornata di deserto, dato che costatiamo quanto è difficile per noi preti farlo ogni mese per il sovraccarico di lavoro. Presi dall’attività pastorale e dalla logica di funzionari del sacro, tralasciamo per altre occasioni il deserto, e ciò ci porta ad una cattiva abitudine. Sempre pensiamo nel fare, fare e fare, ma poco nell’ascoltare e lasciarci cercare dal Signore.

perin2015-09Sentiamo la chiamata di stare o andare alle periferie, quelle geografiche e quelle esistenziali (situazioni di persone con problemi) Non possiamo eludere la nostra vocazione sacerdotale come una chiamata ad annunciare la Buona Notizia, non per fare esperimenti da laboratorio pastorale o turismo spirituale, ma di stare con gli ultimi. Da Nazaret il Signore ci invita a farci suoi vicini con problemi di salute, di solitudine o di povertà. Lui è vissuto in un paese povero, oppresso e dimentiato. Se non stiamo con i poveri non sappiamo che cosa ci vuol dire Gesù. Leggiamo ancora una volta Laudato Si e Misericordiae Vultus (numero 15).

perin2015-10Una chiamata alla conversione, rinnovando la nostra concezione di Misericordia: essere testimoni dell’amore di Dio. Ricordiamo il testo di San Pablo 2 Cor 12, 9: “Ti basta la mia grazia, la forza si manifesta nella debolezza”, che tanto piaceva a fratel Carlo.

CHE COSA ABBIAMO PREPARATO O STUDIATO

perin2015-11Abbiamo lavorato sulla prossima Assemblea Panamerica di Cuernavaca, Messico, dal 15 al 20 febbraio 2016: le regioni di Québec – Acadie, Stati Uniti, Messico, Repubblica Domenicana, Brasile, Argentina e Cile, più un rappresentante della fraternità che si sta formando in Haiti, e un altro fratello del Guatemala, si incontreranno per la prima volta in una assemblea continentale. Molto positivo il lavoro del coordinatore Fernando TAPIA, responsabile del Cile. Ha ricevuto quasi tutti i questionari preparatori preparati dalle regioni e ringraziamo i fratelli messicani per l’accoglienza che ci offriranno. Non possiamo contare con la presenza dei sette fratelli di Cuba che insieme ai fratelli di Gesù formano la fraternità, a causa del controllo del governo.

La prossima Assemblea asiatica sarà nelle Filippine, a luglio 2016: Arthur, responsabile dell’Asia, sta lavorando con i fratelli di là. Il Mese di Nazaret di Myanmar del luglio scorso, ha reso possibile l’incontro di molti fratelli d’Asia, ed ha rafforzato i vincoli e l’appartenenza alla fraternità. Ci sono fraternità come Malesia, Indonesia e Australia di cui abbiamo pochissime notizie. Ad Arthur abbiamo chiesto, come responsabile, che prenda contatti con questi fratelli.

Abbiamo dedicato abbastanza tempo allo studio della prossima assemblea mondiale dal 15 al 30 gennaio 2019 a Bangalore, India. Abbiamo 3 anni per definire obiettivi, metodologia e contenuti.

perin2015-12Una grande preoccupazione in questi giorni è la salute di alcuni fratelli molto amati: Michel PINCHON, Giuseppe COLAVERO, Tony PHILPOT, Howard CALKINS… Ne siamo preoccupati e ci sentiamo in comunione con loro in questi momenti difficili. Non manchi loro la nostra preghiera e affetto.

Mark ci ha presentato anche un bilancio economico della fraternità internazionale che sarà inviato a tutti i responsabili regionali. Crediamo che sia necessario che tutte le regioni contribuiscano alla cassa internazionale con un 10% dei contributi dei fratelli, anche i paesi con introiti più bassi. Alcune regioni occidentali anche potrebbero rivedere i criteri del condividere dato che i bisogni sono molti. Un povero che dà un poco, altro povero che dà un poco… alla fine è molto di più di ciò che dà un ricco.

E’ una buona notizia il riconoscimento di diritto pontificio degli statuti della nostra fraternità sacerdotale Jesus caritas da parte della Congregazione del Clero.

Ricordiamo a tutti che possiamo comunicare tra noi più facilmente con la nostra pagina www.iesuscaritas.org che è a servizio di tutte le fraternità.

perin2015-13Come equipe internazionale, come fraternità dei sei fratelli dei 4 continenti, GRAZIE a tutti: grazie per la preghiera e per la condivisione economica proveniente da vari paesi e fratelli, per aver un posto nel vostro cuore e nella vostra casa in questa missione di estendere il Regno, la Buona Notizia, la gioia di essere cristiani e di guardarci gli uni gli altri con gli occhi di Dio.

A Perín, Spagna, ogni giorno abbiamo pensato a voi e alle realtà dei vostri paesi, a volte dure e difficili, valorizzando le persone, non le loro capacità; guardando agli occhi, non agli occhiali; aggrappandoci al suo cuore, no alla sua intelligenza.

Grazie.

Dio, che è Padre, Figlio e Spirito Santo, Maria e fratel Carlo vi benedicano.

Un gran abbraccio dai vostri fratelli

perin2015-14Emmanuel, Jean-François, Félix, Mauricio, Mark y Aurelio

Perín, Cartagena, Murcia, Spagna, 28 ottobre 2015, festa di San Simone e San Giuda

PDF: Lettera da Perín, equipo internazionale, 28ottobre 2015 ITALIANO

Lettera di Aurelio alle Fraternità di Québec – Acadie, Ottobre 2015

Ottobre 2015

Carissimi fratelli e sorelle,

quebec-oct-2015-01grazie per l’accoglienza che mi avete offerto in ogni momento e luogo, a Montreal e a Quebec. Ho incontrato una comunità viva di fratelli che si amano e si aiutano nonostante l’età, però con lo spirito di Nazaret concreto e impegnativo. Molte grazie. Donald CLICHE mi ha fatto da fratello maggiore e mi ha riservato le attenzioni “come a un nunzio”; la sua casa a Cap Rouge, nel Québec, circondata da scoiattoli, mi ha dato l’opportunità di contemplare e godere della natura, così come la passeggiata dell’ultimo giorno per i boschi di maples in pieno autunno.

quebec-oct-2015-02E’ stato un regalo di Dio incontrare Guy BOUILLÉ, la mattina del 3 ottobre, all’ospedale di Montreal facendo le cure palliative, benedirlo e farci benedire da lui, dal suo silenzio, insieme a Laurent RAVENDA e a Jean-Pierre LANGLOIS. Poche ore dopo già si trovava con il Signore facendo fraternità nella casa del Padre insieme a tanti fratelli che ci hanno lasciato; credo che l’abbraccio più forte lo ha ricevuto da Jacques LECLERC, suo amico e grande fratello.

Mi ha rallegrato condividere le realtà umane, le speranze e gli incontri quebec-oct-2015-03con ogni fratello, con la fraternità secolare formata per la maggior parte da operatori pastorali – grazie a Ciro, responsabile di questa fraternità – a COPAM di Montreal, condividendo il tempo presente di ogni persona, di ogni storia, toccata dalla mano del Signore, che ci conduce a volte là dove non vogliamo andare, ma che di tutti si prende cura.

quebec-oct-2015-04Ho avuto anche un bellissimo incontro con la fraternità di giovani cristiani animata da Ciro, con il suo particolare spirito di guida e di animatore; un gruppo composto in maggioranza da immigrati, aperti alla chiamata di Gesù nelle loro vita in costruzione, con un futuro e una gioia che richiede un mondo nuovo. La cena e la preghiera comunitaria in relazione al vangelo della domenica, mi ha fatto ricordare Gesù che si unisce ai suoi discepoli per istruirli nella costruzione del Regno, in profondità, nonostante le superficialità a cui ci spinge un sistema comodo e ricco del Primo Mondo.

Un altro regalo inaspettato, che mi ha riempito di gioia, di emozione è stato il poter incontrare suor Gilberte, delle suore di Notre Dame di Montréal, sequestrata lo scorso anno da Boko Haram nel nord del Camerún, insieme a Gianantonio ALLEGRI, della nostra fraternità italiana, e Giampaolo MARTA, ambedue missionari della diocesi di Vicenza. quebec-oct-2015-05Yvonne, operatore pastorale, mi ha portato alla casa di Preghiera di Notre Dame, a Longueil, e per me è stato molto emozionante abbracciare questa donna del Vangelo, ascoltare la sua testimonianza dell’amore di Dio vissuto nei suoi 55 giorni di sequestro con Gianantonio e Giampaolo e scoprire ancora un fratel Carlo reale, non idealizzato, in nulla, dove non brillano le nostre candele del tempio o le immagini religiose a cui diamo culto.

Stare un pò di tempo con Guy e con Gilberte sono stati i momenti più impressionanti della mia permanenza con le fraternità di Québec – Acadie, e ringrazio il Signore dalla povertà del mio cuore.

quebec-oct-2015-06Il nostro incontro regionale della fraternità del 4 e 5 ottobre,a Québec, con fratelli e laiche operatrici pastorali, unite alla fraternità, è stato un incontro di fratelli con spirito di servizio ammirabile, con testimonianze e gioia di vivere che mi hanno rafforzato nella speranza di una Chiesa come Papa Francesco vuole. Il trio responsable anteriore, composto da Donald CLICHE -responsabile regionale-, Benoît HINS e Richard WALLOT, sostituito da Gilles BARIL, nuovo responsabile, formerá l’equipe con Jean-Claude DEMEURS, gran specialista in comunicazione, una operatrice pastorale e due fratelli in più che lui sceglierà. Grazie a tutti per il servizio alla fraternità. Il trio anteriore ha preparato una buona comunicazione della propria gestione e della vita delle fraternità. Si respirava nell’ambiente uno spirito di fratelli che, come essere umani e uomini di Dio, sono una ricchezza per le chiese locali. Il dialogo, l’adorazione, l’eucaristía, e i momenti della condivisione fraterna sono stati un autentico incontro di fede.

quebec-oct-2015-07Si è deciso di organizzare il Mese di Nazareth a gennaio e di partecipare alla Prima Assemblea Panamericana a Cuernavaca, Messico, a febbraio. Gilles e Donald representaranno la regione di Québec – Acadie.

quebec-oct-2015-06Ho accompagnato Donald a Québec visitando René TESSIER, fratello della fraternità, responsabile della comunicazione pastorale della diocesi, e Gaetan PROULX, vescovo ausiliare, e Marc PELCHAT, vicario generale, della nostra fraternità e ci hanno invitato a pranzo. E’ stata una gioia anche riunirci nel seminario maggiore con la fraternità formata da Pierre GAUDETTE, Jacques GOURDE, Roger LABBÉ e Marc BOUCHARD, fratelli con un percorso importante nel loro servizio ecclesiale alla gente più umile e alla fraternità. Grazie per la vostra testimonianza.

Per tutto ciò, per il vissuto e il condiviso, per le chiamate a vivere il carisma di Carlo de FOUCAULD, con i suoi messaggi di fraternità universale cosi attuali nella nostra chiesa, così apprezzati da papa Francesco, grazie fratelli e grazie a Dio per essere testimone in questi giorni della vostra vita di fraternità.

quebec-oct-2015-09Ringrazio anche Laurent per lo spazio offerto per l’adorazione, in cui ho compreso che la spiritualità va oltre la preghiera, l’adorazione, la contemplazione e il partecipare alle cellebrazioni. Spiritualità è il buon spirito d’amore, di gioia, di solodarietà, di rispetto, di stare in ascolto, quando facciamo qualsiasi cosa lavorando, incontrando persone, viaggiando, preparando un’attività, ecc. Per questo è importante la giornata di deserto mensile. Dio ci cerca nel deserto per darci uno spirito buono. Questo spirito è quello che aveva fratel Carlo quando pregava, scriveva, sognava o stava vicino alla sua gente: lo spirito di Nazaret.

quebec-oct-2015-10Un gran abraccio.

Aurelio SANZ BAEZA, fratello responsabile

Perín, Cartagena, Murcia, Spagna, 12 ottobre 2015

quebec-oct-2015-11PDF: Lettera di Aurelio alle Fraternitá di Québec – Acadie, Ottobre 2015