Lettera di Aurelio ai fratelli italiani, 10 dicembre 2017

Carissimi fratelli,

sono stato molto contento di aver condiviso con voi, fratelli della fraternità sacerdotale italiana, e i fratelli di Jesus Caritas di Sassovivo e Limiti, alcuni giorni di ritiro, di assemblea e di vita fraterna nel silenzio, nella preghiera e nel riposo… tutto concorre al bene del mio cuore pieno di gioia per l’accoglienza riservatami da parte di tutti.

Innanzitutto a Roma Andrea MANDONICO mi ha accolto come fratello e mi ha ospitato presso la casa delle Missioni Africane. Poi mi ha accompagnato alla casa di Giovanni, in Salci, con il quale sono andato a Loreto. Anche al rientro Andrea mi ha riaccompagnato all’aeroporto. A Loreto ho incontrato i fratelli italiani: che gioia grande ritornare ad incontrare gente così buona e aver potuto conoscerne altri ancora. I fratelli di Jesus Caritas mi hanno accolto nell’Abazia di Sassovivo come un fratello in più… A Sassovivo sono andato con Francesco e insieme abbiamo visitato nel cimitero di Spello la tomba di Carlo CARRETO. E’ stato un tempo contemplativo che ancora rivive nel mio cuore. Per me tutto è stato un grande dono che non merito.

Grazie a tutti voi per lo stile di vicinanza, stile mediterraneo, così simile al nostro spagnolo. Grazie per avermi trattato come fratello.

Ho sofferto per l’assenza di Gianantonio. Con lui ho avuto un ottimo scambio fraterno tutti i giorni attraverso gli strumenti mediatici a disposizione. Ancora mi comunico spesso con lui e accompagno ogni suo momento, il suo Nazaret.

Del ritiro mi porto la testimonianza del nostro fratello vescovo Giuseppe ANFOSSI e dei fratelli più anziani della fraternità che seguono le orme di fratel Carlo de FOUCAULD, come quelle di Gesù, nella vita quotidiana e nel loro instancabile lavoro per il Regno.

Voglio ringraziare Secondo per il suo costante impegno nella fraternità italiana come responsabile in tutti questi anni; grazie, Secondo, per essere così come sei, per la tua trasparenza e servizio generoso, per la tua pazienza e per essere fratello di coloro che pongono fiducia in te. Grazie anche a Gigi TOMA, per aver accettato il servizio alla fraternità come nuovo responsabile dell’Italia. Sono certo che non ti mancherà l’appoggio e l’aiuto di tutti nei prossimi sei anni. In particolare la sfida di organizzare il Mese di Nazaret, un tempo di grazia molto proficuo per i fratelli che vi parteciperanno. Altro impegno assunto è quello di intensificare le relazioni con i sacerdoti dell’Albania, se Dio vuole, sarà tra gli obiettivi in questo spazio di amore fraterno e lavoro gratuito e disinteressato. Avanti con tua dedizione: sai che hai il sostegno della fraternità internazionale.

Nei giorni trascorsi a Loreto ho costato l’importanza e l’attualità del messaggio e del cammino di fratel Carlo. Nel giorno di deserto mi sono sentito pellegrino insieme a voi. Avrei preferito un silenzio completo dalla notte anteriore, ma rispetto il ritmo della maggioranza: siamo preti diocesani e non monaci di clausura. Ma sarebbe bene organizzare un deserto di quasi 24 ore, in cui il silenzio e il non fare nulla ci aiutino a lasciarci incontrare dal Signore.

Mi è piaciuta moltissimo la testimonianza e il servizio dei fratelli diaconi, Michele e Sergio; non solo per i loro servizi nell’eucarestia, ma soprattutto per i loro contributi, la loro vita come padri di famiglia e lavoratori nella vita. Grazie per il vostro grande contributo per il Regno a partire dalla vostra vocazione di cristiani consacrati nella vita matrimoniale e nella Chiesa. La fraternità è sempre aperta a coloro che incontrano nel fratel Carlo un referente per la propria vita, non solo spiritualmente, ma anche nel lavoro e nella propria famiglia. Questo ci arricchisce tutti e ci libera dal clericalismo che a volte ci può convertire in una ‘casta’ speciale tra gli uomini e le donne delle nostre parrocchie e comunità.

Il mio incontro a Limiti e Sassovivo con i fratelli di Jesus Caritas, con una accoglienza fraterna e familiare, mi ha permesso di conoscere questa congregazione dal di dentro. Fino a questo momento conoscevo soltanto Piero e Giovanni Marco; ora ho avuto l’opportunità di passare un pò di tempo con Giancarlo, Leonardo, Wilfried, Paolo Maria e Jhonatan. Mi hanno accolto come uno di famiglia e ho avuto la possibilità di pregare con loro, celebrare nella parrocchia di Limiti l’eucaristia domenicale con Piero. Avevo un grandissimo desiderio di tornare ad incontrarlo. E’ stata una grande gioia per lui e specialmente per me. Ho potuto dedicare molto tempo alla preghiera nell’Abbadia di Sassovivo e contemplare la bellezza della montagna che la circonda. Come con i fratelli della fraternità italiana così anche con questi fratelli di Jesus Caritas ho assaporato Nazaret e lo stile missionario e di servizio alla Chiesa sulle tracce di Carlo de FOUCAULD. Grazie a tutti di cuore. Grazie perchè so che in tanta gente c’è tanto amore che mi fa sentire figlio di Dio e fratello di tutti.

Un grande abraccio.

Aurelio SANZ BAEZA, fratello responsabile

Perín, Cartagena, Spagna, 10 diciembre 2017,
seconda domenica d’Avvento e festa della Madonna di Loreto

(E grazie, caro Mario MORICONI, per la traduzione italiana)

PDF: Lettera di Aurelio ai fratelli italiani, 10 dicembre 2017

Lettera d’Avvento 2017, fratello responsabile

Carissimi fratelli,

l’Avvento ci avvicina in queste prossime 4 domeniche a Gesù piccolo e fragile. E’ Gesù che nasce nella speranza di molta gente per un mondo migliore, più umano, in cui gli uomini e le donne possano godere dei propri diritti. Un mondo bisognoso di dialogo e di uguaglianza. Francesco ci incoraggia con i suoi messaggi ad uscire dalle strutture oppressive sia dentro che fuori della Chiesa e ad aprirci al messaggio di Gesù fatto uomo nelle diverse forme culturali e sociali.

Fratel Carlo, che celebraremo il 1 de diciembre, da 101 anni della sua Pasqua, è il nostro sicuro riferimento per aprirci, partendo da Nazaret, al mondo, che ha davanti a sè un amplissimo elenco di ingiustizie per mantenere gli interessi dei potenti. Le mafie del narcotraffico, degli esseri umani, la minaccia nucleare, i fondamentalismi politici, le cause del cambiamento climatico, il terrorismo…. e tantissime false decorazioni Natalizie che ci fanno vergognare, ma che continuano a esitere nella vita quotidiana. Quando con l’informazione viene manipolata la coscienza; quando si cerca a ogni costo di guadagnare denaro e potere sulla pelle della gente ingannando popoli interi… Credo che tutti dobbiamo dire no a tutto ciò; la nostra missione sta nell’aiutare gli altri a essere coerenti con la fede e il Vangelo. La nostra preghiera, la pastorale e la missione, che sgorga dall’amore a Dio e al prossimo, come ci stimola Fratel Carlo, siano nella linea di lavoro per il regno in questo Avvento, in cui i poveri ci insegnano a condividere ciò che è piccolo e insignificante.

Abbiamo sofferto per la perdita di Félix, nostro fratello del Madagascar, e di Howie, degli Sati Uniti – di cui abbiamo riferito nella nostra pagina iesuscaritas.org – e di Dominic, di Myanmar. Anche altri fratelli hanno celebrato la loro pasqua. Tutti loro, fedeli al vangelo e alla fraternità, ci hanno insegnato che vale la pena seguire Gesù.

A seguito della morte di Félix, membro dell’equipe internazionale e responsabile africano è stato scelto Honoré SAWADOGO, di Burkina Faso, nello stesso posto di responsabilità. Lo accolgieremo nel prossimo incontro a Bangalore, India, gennaio 2018, preparando l’Asamblea Generale di gennaio 2019. Honoré, Jean-François, Mark, Emmanuel, Mauricio ed io lavoreremo con l’intenzione di poter realizzare un’assemblea in cui siano rappresentati tutti i fratelli del mondo, le loro preoccupazioni, le realtà delle varie fraternità, gli inviti a essere fedeli alla nostra opzione seguendo il cammino di Gesù come missionari e preti diocesani, nel carsisma di fratel Carlo. Sto aspettando ancora le risposte del questionario da parte di alcuni paesi. Il questionario è nella nostra pagina de Internet. Grazie. Ciò faciliterebbe il nostro lavoro a Bangalore.

In aprile ho condiviso con tanta gioia l’incontro dei responsabili e delegati della Famiglia Spirituale di Carlo di FOUCAULD ad Aquisgrana, Germania. Abbiamo condiviso la realtà di essere fratelli e sorelle segnati da uno stile di chiesa, in comunione con Francesco: con le nostre povertà di essere imperfetti, ma aperti al cambiamento personale e comunitario di fronte alle sfide delle nostre società, dei problemi umani, ma con la gioia di sapere che non siamo soli in questa missione. Ci sentiamo e siamo famiglia, e la nostra fraternità sacerdotale condivide in molti luoghi del mondo la vita e la vicinanza di altre fraternità che vivono el carisma di fratel Carlo.

La fraternità Argentina a giugno ha fatto il proprio ritiro spirituale anuale. Ho avuto il piacere di parteciparvi e condividere con abbastanza fratelli la loro pastorale, la loro vita e l’impegno con il popolo e con le proprie comunità. Ho solo parole di ringraziamento per tutto ciò che il Signore realizza con questi fratelli e per l’accoglienza e la fraternità di cui sono stato fatto oggetto. José María BALIÑA, vescovo ausiliare di Buenos Aires, ci ha aiutato ad approfondire con La Parola di Dio la nostra vita e missione. (Vedere lettera di Aurelio alla fraternità Argentina, nella nostra pagina, archivio agosto 2017)

Anche le fraternità degli Stati Uniti hanno fatto la loro assemblea in luglio a Camarillo, California. Il nostro fratello Fernando TAPIA, responsabile panamericano, ha animato l’incontro. Jerry RAGAN, nostro carissimo “Hap”, è stato rieletto responsabile nazionale.(Lettera di Camarillo, agosto 2017, nella nostra pagina). Ci riempie di gioia vedere la vicinanza di tante fraternità di tutta l’America in particolare nella preparazione della II Assemblea Panamericana, febbraio 2018, nella Repubblica Dominicana, con la coordinazione di Fernando e dei fratelli dei Caraibi. La nuova fraternità di Haití sarà presente. Benvenuti, Jonas e fratelli Haitiani.

I fratelli del Messico hanno fatto il Mese di Nazaret per la prima volta a luglio e agosto, animati da Fernando, vicino a Puebla. L’esperienza è stata un seme di autentica fraternità in questo paese dove la fraternità cresce e s’arricchisce con fratelli sacerdoti molto impegnati socialmente e pastoralmente con il proprio popolo. Apprezziamo molto il lavoro di Nacho, anteriore responsabile, la sua dedizione instancabile alla fraternità e attualmente il servizio di José RENTERÍA. Grazie per essere come siete. Potete vedere un amplio pdf con il resoconto del Mese di Nazaret anche nella nostra pagina.

A luglio è stata fatta la nostra assemblea europea della fraternità a Rudy, Polonia. Nella lettera di Rudy c’è un ampio riassunto dei contributi delle fraternità d’Europa, il risultato del nostro tlavoro coordinato da John Mc`EVOY, Irlanda, responsabile europeo, e dai fratelli polacchi, specialmente da Andrzej e Rafael. Hanno fatto del tutto per accoglierci nel migliore dei modi, per darci tanto affetto e offrirci nel fine settimana la loro ospitalità e il contatto con la gente nelle parrocchie. E’ stato eletto Kuno KHON, della germania, nuovo responsabile della fraternità Europea, fino alla prossima assamblea in Inghilterra, nel 2020. Sono emersi molti interrogativi e inviti di fronte a una Chiesa sempre più vecchia e una società sempre più desacralizzata e laicista, e con una demografia in cambiamento e condizionata dal gran numero di immigrati e rifugiati. Costoro non debbono rimanere al margine della nostra missione.

Il fratello Jean-Michel BORTHEIRIE ha animato il ritiro della fraternità del Ciad, a Bakara, nel mese di agosto, e con gioia mi ha comunicato questa esperienza africana di fraternità. E’ un buon conoscitore della realtà africana per il suo lavoro missionario nel continente. La fraternità del Ciad cresce e Corentin pone tutto il suo impegno nel coordinare gli incontri come responsabile. Ci sono grandi difficoltà a causa delle distanze, come capita in molti paesi dove i fratelli sono obbligati a fare viaggi lunghissimi per incontrarsi. Grazie perchè questo grande impegno rende possibile la fraternità.

La fraternità spagnola ha avuto il ritiro estivo nell’ultima settimana di agosto, a Galapagar, Madrid, con i contributi del fratello Mateo CLARES in relazione alla spiritualità e missione di Carlo di FOUCAULD. L’adorazione, la revisione di vita, il deserto e un pomeriggio assembleare, coordinati dal fratello responsabile Leonardo, hanno ritemprato il nostro spirito e ci hanno aiutato a verificare le nostre vite.

I fratelli cileni hanno fatto il ritiro e l’assemblea in questi giorni, animati da Matías VALENZUELA, missionario dei Sacri Cuori, specialista sui temi di Carlo di FOUCAULD. Che gioia tornare a vedere il nostro Mariano PUGA in questa foto di famiglia! Lui e altri fratelli “storici” che per la loro età e esperienza ci danno una testimonianza viva della sequela di Gesù e di pastori e missionari. Ccon la loro vita manifestano che Dio li ama e che essi danno tutto per LUI.

La scorsa settimana si è tenuta in Pakistan la Settimana di Spiritualità asiatica, focalizzada nel messaggio di Carlo di FOUCAULD. Vi hanno partecipato quasi tutte le fraternità asiatiche, coordinata da Arthur, responsabile Asiatico, e Emmanuel, dell’equipe internazionale. Appena possibile ne darò un resoconto nella nostra pagina della fraternità.

Oggi vado in Italia per partecipare al ritiro e all’assemblea dei fratelli italiani a Loreto. Secondo MARTIN termina il suo mandato di responsabile e bisogna eleggere un nuovo fratello. Avremo sempre presente nel nostro cuore Giuseppe COLAVERO, il grande lottatore per la fraternità e per i più abbandonati. Anche Giovanni, vecchio fratello amato da tutti.

Nella preghiera ricordiamo i nostri fratelli ammalati. Penso specialmente a Aquileo, México, sarà operato a seguito di un incidente; a Gianantonio, Italia; alcuni fratelli spagnoli più vicini con una salute molto precaria. Essi sono la presenza di Gesù: Lui è stato sempre presente a fianco dei sofferenti. La nostra preghiera anche per i fratelli che vivono nei paesi con instabilità politica, con problemi di sicurezza, con terrorismo e mafie, ecc. Insieme a loro e per i loro popoli chiediamo che Gesù nasca ngli esseri umani che non hanno le nostre stesse opportunità di vita. E’ questo uno dei propositi, come fraternità, che possiamo fare in questo Avvento.

Scusate questa lunga lettera d’Avvento, che sembra più un album familiare e notiziario. Lo faccio con affetto, perchè possiamo conoscere i volti dei fratelli nel mondo, le loro gioie e le loro preoccupazioni.

Buon Avvento a tutti con la speranza che il lavoro quì e là, nella missione, nei quartieri, negli ospedali, nelle carceri, nelle parrocchie, nel lavoro manuale, nella vita degli esclusi, sia tutto a gloria di Dio e per la edificazione di un modo di fratelli.

Un gran abraccio.

Aurelio SANZ BAEZA, fratello responsabile

Perín, Cartagena, Murcia, Spagna, 19 novembre 2017,
Giornata Mondiale dei Poveri, promossa da papa Francesco

(Tante grazie, caro Mario per la traduzione italiana)

PDF: Lettera d’Avvento 2017, fratello responsabile, it

LETTERA DA RUDY, Polonia, luglio 2017

LETTERA DA RUDY, FRATERNITÀ SACERDOTALE IESUS CARITAS ASSEMBLEA EUROPEA : MESSAGGIO DA RUDY (Polonia) 12 – 19 luglio 2017

« Czes’c’ » (pronunciare : « Tchech’tch’ ») : con questo saluto polacco veniamo a voi, fraternità d’Europa, e vi indirizziamo questo messaggio, frutto dei nostri lavori ma anche della nostra preghiera. Grazie ai fratelli polacchi, nostri ospiti e sempre pieni d’attenzione, e grazie agli incontri che ci hanno organizzato in diverse parrocchie, ci siamo avvicinati ad alcune realtà del loro paese et della loro Chiesa e abbiamo lasciato risuonare il tema della nostra assemblea: «Preti diocesani e missionari, ispirati dalla testimonianza di Charles de Foucauld».

IN CONTESTO EUROPEO DI SECOLARIZZAZIONE

Il Vangelo proposto dalla liturgia nel secondo giorno dell’Assemblea, dà il tono del nostro messaggio: «Vi mando come pecore in mezzo ai lupi… siate prudenti come serpenti… e semplici come colombe… (Mt 10,16)

Ognuno dei nostri paesi europei constata l’avanzare, con ritmi differenti, del fenomeno della secolarizzazione: diminuzione della pratica religiosa, evoluzione dei valori ad essa legati, leggi civili che prendono sempre più distanza dalla tradizione cristiana… In una parola, il religioso non va di moda! Le comunità e i preti sono coinvolti in questo movimento e devono situarvisi: accettarlo o rifiutarlo? Venire a patti con esso o prendere posizione contro? La condizione del prete ne soffre: identità modificata, posizione sociale declassata, autorità relativizzata… Si comprende allora perché ci siano giovani che esitano a intraprendere una strada così insicura e che richiede impegno a lungo termine.

Come membri della Fraternità Jesus Caritas non siamo risparmiati dalla secolarizzazione e la sua influenza la notiamo nel nostro modo di vivere e nella nostra missione. Ci siamo chiesti: come trasmettere una tradizione, una Parola nell’oggi secolarizzato? Charles de Foucauld, se n’è andato verso regioni lontane; ma oggi la missione comincia dalla porta del vicino di casa.

La prudenza del serpente e il candore della colomba sono necessari per essere all’altezza della missione e per aprirsi una strada fatta di ascolto e di studio: «inventarne il vocabolario», fare propria la cultura dominante, richiede tempo e a disposizione non ne abbiamo molto …

PRETI DIOCESANI IN UNA CHIESA MISSIONARIA

Le singole relazioni, e lo scambio che seguiva, ci hanno mostrato come nella maggior parte dei paesi europei lo sviluppo della secolarizzazione, della mentalità consumistica e individualistica, renda l’evangelizzazione difficile et necessaria nello stesso tempo, ma come anche vengano intraprese numerose iniziative a partire dalla centralità data alla Parola di Dio, a una vita «parrocchiale» più fraterna e all’attenzione data alle «periferie».

Riconoscere e promuovere il ruolo dei laici nella evangelizzazione è una necessità. In alcune diocesi, i vescovi hanno incoraggiato la nascita di gruppi che hanno come impegno la promozione della formazione dei battezzati, approfondendo la loro comprensione della fede e la loro vita spirituale. Sul lungo termine, questi gruppi di evangelizzazione potranno concentrarsi nell’ obiettivo di raggiungere una comunità più estesa, in particolare altri credenti, non per fare proselitismo, ma per promuovere la comprensione e l’accoglienza reciproca e per comunicare la gioia del Vangelo.

In seguito alla mancanza di preti, arrivano in molte nostre diocesi preti dall’Africa o dall’India per dedicarsi all’evangelizzazione. Se vengono sostenuti adeguatamente, aiutandoli a comprendere la cultura del paese che li accoglie, la loro presenza può essere una grande benedizione per la Chiesa, in luoghi dove le assemblee sono già multiculturali.

La scarsità di preti porta anche al raggruppamento delle parrocchie e questo offre ai laici l’opportunità di assumersi responsabilità più grandi nel campo dell’evangelizzazione e dei diversi servizi pastorali. Ma occorre veramente fare uno sforzo di discernimento su ognuno di loro, per identificarne i talenti e valorizzarli al meglio.

Con i giovani si sono intrapresi molti cammini fruttuosi: le GMG (giornate mondiali della Gioventù) o altre iniziative a livello diocesano. Indubbiamente, vale la pena consacrare energia e tempo a servizio dei giovani, aiutandoli a discernere percorsi di vita che li aiutino a resistere alla pressione del consumismo. Tutto questo, senza dimenticare la necessità che abbiamo di formare gli adulti e di dare loro maggiore autonomia.

Siamo sempre più coscienti che l’evangelizzazione non inizia nelle nostre chiese ma nei luoghi pubblici. Abbiamo condiviso esempi di iniziative fatte in centri commerciali o in altri spazi pubblici, cercando così di raggiungere un pubblico più largo.

I numerosi interventi dell’assemblea hanno sviluppato la convinzione che i preti hanno bisogno di accompagnare, responsabilizzare i fedeli laici nel lavoro di evangelizzazione, e di collaborare con loro. In ogni modo, una cosa è certa: preti e laici, evangelizziamo più efficacemente quando nella nostra testimonianza di vita traspare la gioia del Vangelo.

ISPIRATI ALLA TESTIMONIANZA DI CHARLES DE FOUCAULD

La radicalità evangelica di Charles de Foucauld, alimentata dalla preghiera di contemplazione e dalla adorazione, la sua scelta della povertà e il suo desiderio di essere come Gesù a Nazareth ci mettono davanti alla «debolezza di Dio» e ci aiutano a spogliarci di ogni presunzione pastorale.

La testimonianza di Fr. Charles ci aiuta ad essere preti:

• che imparano a ritornare al Vangelo per impregnarsi dello spirito di Gesù;

• che scelgono la semplicità di vita fino alla povertà per manifestare innanzitutto il «lavoro» del grano di frumento caduto in terra (cf. Gv 12,24): il vero successo di Dio si rivela nel suo spogliarsi. Da qui, l’invito ad andare verso le periferie esistenziali, a farsi solidali con i poveri, più vicini ai piccoli e ai crocifissi della storia. La fraternità universale ha la sua radice nell’obbedienza a Dio Padre e ai fratelli poveri che rivelano Gesù; il povero è un vero «luogo teologico» della prossimità di Dio e ci porta all’adorazione;

• che imparano ad ascoltare: Gesù, innanzitutto, che ci parla nel Vangelo, nell’Eucaristia e nel silenzio del deserto, ma anche ogni uomo, per lasciarsi evangelizzare nell’incontro con una umanità già segnata dalla presenza dello Spirito. In questo senso, possiamo lasciarci convertire dall’icona della Visitazione. L’ascolto dell’altro e della sua vita richiedono pazienza nel dono reciproco di una presenza umana e amichevole. Il tempo dell’ascolto e dell’incontro amichevole è un tempo importante e prezioso per dissodare il terreno prima di gettare il seme del Vangelo. Con un approccio simile, possiamo esercitare, fin da ora e nel , un ruolo significativo nell’incontro e nel dialogo con i fratelli musulmani, che sono presenti in molte parti dei nostri paesi europei;

• che si impegnano a vivere una Fraternità sacerdotale come luogo provvidenziale per discernere la volontà di Dio (revisione di vita) e per aiutarsi reciprocamente a vivere un apostolato discreto, spoglio di ogni mezzo esteriore, mettendo tutta la fiducia in Gesù, e ad accogliere l’ultimo posto, quello che avrebbe scelto Gesù.

DAVANTI ALLA SCARSITA’ DELLE VOCAZIONI

La maggioranza dei nostri paesi d’Europa stanno facendo i conti, in modo preoccupante, con la diminuzione del numero di candidati al ministero sacerdotale. Il contesto generale della secolarizzazione, insieme ad una «cultura dell’immediato», giustifica questo fenomeno: libertà senza impegno, autonomia senza responsabilità, mancanza di silenzio. Tuttavia, in molti giovani si notano segni di grandi generosità.

La nostra risposta per favorire l’accoglienza dell’appello di Dio passa per la testimonianza della nostra vita di preti: che posto diamo al silenzio, al deserto? Sappiamo mantenere un contatto con i giovani, offrire loro ascolto e accompagnamento?

Comunità che vivono veramente della presenza del Signore risorto sono il terreno migliore per le vocazioni e ci incoraggia l’esempio del Beato Charles de Foucauld, la cui vita ha registrato una straordinaria fecondità… nel lungo termine.

CHIAMATI AD UNA VITA SEMPLICE

L’enciclica di papa Francesco Laudato sì ha bisogno di essere messa in pratica. Davanti alla tentazione del consumo e dell’accumulo, resta da fare una educazione alla condivisione. Per essere solidali, è necessaria una vita sobria! Per noi preti, si tratta di condurre una vita semplice, tale che ci renda accessibili a tutti.

Laudato sì ci invita ad una «sobrietà felice» e incoraggia le buone pratiche: riciclare, selezionare, fare economia di acqua, di energia e di materie prime, privilegiare i trasporti collettivi, investire nel commercio equo e solidale… Ma l’enciclica vuole promuovere soprattutto una «ecologia integrale», che dia priorità agli interessi della «casa comune». In questo senso, la crisi attuale dell’accoglienza degli immigrati ci interpella e non può lasciarci inerti.

La nostra Assemblea europea aveva anche il compito di eleggere un nuovo responsabile per i prossimi 6 anni : è stato eletto Kuno KOHN , di Amburgo ( Germania ), che ha accettato il compito. Lo ringraziamo, insieme a John McEvoy ( Irlanda) che, dopo 6 anni, ha lasciato la responsabilità. La prossima Assemblea si terrà, nel 2020, in Inghilterra.

PDF: LETTERA DA RUDY, Polonia, luglio 2017, it