Picolli Fratelli di Jesus Caritas, settembre 2020

Carissimi,

dopo la parentesi estiva riprendiamo il cammino ordinario in una diversa normalità con timori ed insicurezze. In questo clima di difficoltà vi invito a far festa. Non perché abbia preso un colpo di sole o voglia favorire gli assembramenti, ma perché abbiamo bisogno di un tempo altro per vivere il quotidiano. Il tempo dell’isolamento a causa del “Covid 19”, è stato un periodo di gravi disagi ma anche opportunità per pensare, occasione per dare le giuste priorità alle nostre vite. Molti aspetti vissuti: la preghiera con un respiro diverso, i rapporti familiari più intensi, le letture, la riflessione sono propri della festa. Ma per realizzare la festa è mancato l’elemento fondamentale: la gratuità. L’obbligo, la mancanza di libertà ci hanno costretti come in un imbuto per salvaguardare la nostra e l’altrui salute. Forti dell’esperienza vissuta siamo chiamati ad aprirci alla libertà del gratuito per recuperare un tempo altro necessario per dar spessore alle nostre giornate e compiere scelte significative nei rapporti inter-personali, familiari, lavorativi, associativi. Il lockdown ci ha donato un’aria più respirabile, corsi d’acqua più puliti, animali che si sono addentrati in spazi destinati agli umani. Tutto questo dovrebbe farci riflettere sull’attenzione che dobbiamo al creato. Ho l’impressione che tutto stia riprendendo con attenzioni diverse ma con le stesse modalità in cui il riscontro è lo scorrere delle lancette sul quadrante della storia.

Non possiamo, non dobbiamo fermarci, è lo slogan della ripresa. Ma dove stiamo andando? L’interrogativo si può sciogliere soltanto se abitiamo il gratuito per guardarci negli occhi. Purtroppo non sono possibili la carezza, l’abbraccio, ma è possibile ritrovarci e ritrovarsi nell’esperienza di un tempo diverso in cui la bellezza è contemplata, la vita amata. Tutto questo apre alla fiducia e il singolo cristiano e la Chiesa dovrebbero essere i testimoni del volto del più bello tra i figli dell’uomo, e dell’arte di un’esistenza donata. Purtroppo, alcune dimensioni della fede cristiana si vivono come un fare: faccio la preghiera, faccio volontariato, faccio dei servizi e dimentichiamo così l’importanza del silenzio che apre all’ascolto, del tempo che ha ilvolto di Gesù, del quotidiano come luogo da amare perché dono di Dio.

Facciamo festa, nonostante le inevitabili limitazioni, certi che il tempo altro, non è utopia, ma abitare il sogno. Il sogno più bello, quello di giocare con Dio per imparare a farlo con gli uomini.

Un abbraccione,

Paolo Maria
fratello priore

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Cile, orientazioni per la settimana di Nazaret

La famiglia spirituale Carlos de Foucauld organizza ogni anno, dal 2012 al 2019, una SETTIMANA NAZARETH PER I GIOVANI, in diversi luoghi del Cile. Il suo scopo è stato quello di aiutare i giovani a incontrare Gesù di Nazaret più profondamente, amarlo con passione e seguirlo fedelmente, in mezzo delle realtà di oggi, sulle orme del Beato Carlo De Foucauld.

A luglio 2019 abbiamo visto l’importanza di interrompere e valutare l’esperienza. Per fare ciò, Javier Pinto (teologo) è stato incaricato di scrivere un documento di sintesi dell’esperienza delle otto settimane svolte su otto anni. É stata fatta cosí una sistematizzazione delle caratteristiche dell’esperienza, alcune testimonianze degli stessi giovani, le proiezioni e sfide per il futuro.

È stato inoltre necessario fare un sondaggio, via Internet, dei giovani che avevano partecipato una o più volte alle varie settimane di Nazaret. Le domande hanno l’intenzione di conoscere i frutti che questa esperienza spirituale ed ecclesiale ha avuto nella loro vita e a raccogliere le loro opinioni sul futuro di essa. 17 giovani hanno risposto. È stato redatto un rapporto con questi dati.

Infine, è stata organizzata una giornata di valutazione dell’esperienza con i rappresentanti dei vari gruppi della Famiglia spirituale: Piccole sorelle di Gesù, Istituto secolare Iesus Caritas, Fraternità sacerdotale Iesus Caritas, Fraternità laica per adulti e Fraternità laica giovanile. Sette persone in totale che si sono incontrate dal 3 al 5 febbraio 2020 al Santuario di Santa Rosa de Pelequén, il cui parroco é un sacerdote di Iesus Caritas.

Leggete il documento completo in PDF: CILE, ORIENTAZIONI PER LA SETTIMANA DI NAZARET. it