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Archivi autore: Fraternidad Iesus Caritas
(Português) América Latina e suas misérias
Orientamenti generali per il mese di Nazaret
Fernando Tapia Miranda, pbro.
Responsabile Panamericano di IESUS CARITAS.
La I Assemblea Panamericana della nostra Fraternità Sacerdotale tenutasi a Cuernavaca, Messico, febbraio 2015, ha proposto all’Equipe Internazionale “convocare un equipe di quattro persone per fare uno studio specifico sull’identità, finalità, contenuti e modo di realizzare il Mese di Nazaret e redigere un documento con Orientamenti Comuni, rispettando le specificità culturali di ogni paese. Questo documento verrà presentato per l’approvazione nella prossima Assemblea Generale”1.
L’ Equipe Internazionale ha accolto questa proposta e nella riunione di ottobre 2016 ha chiesto a Manuel Pozo (Spagna), Jean Michel Bortheirie (Francia) e Fernando Tapia (Cile), di formare questa commissione e redigere un documento sul Mese di Nazaret.
I tre abbiamo accettato questo incarico e abbiamo lavorato partendo dalla realtà dei nostri paesi di origine, studiando gli articoli dei bollettini IESUS CARITAS sul Mese di Nazaret e raccogliendo esperienze e materiali già elaborati per gli anteriori mesi di Nazaret dei diversi paesi.
Finalmente ci siamo riuniti a Almería, Spagna dal 20 al 24 febbraio 2017 per realizzare il nostro lavoro. Manuel Pozo ci ha accolto nella sua parrocchia Nuestra Sra. de Monserrat con grande spirito fraterno. Abbiamo iniziato la giornata con l’adorazione eucaristica e le lodi e l’abbiamo terminata con l’Eucarestia insieme alla comunità parrocchiale.
Tutti e tre, avendo esperienza del Mese di Nazaret, abbiamo dato e ricevuto i contributi di ciascuno. In questo modo il lavoro è scorso fluido ed è stato molto partecipativo e gradevole. Il principale punto di riferimento è stato il testo approvato nell’Assemblea Internazionale tenutasi in Algeria nel 1982 con il titolo”Mese di Nazaret” e che è stato assorbito nelle ultime edizioni del Direttorio.
Il nostro lavoro ha come destinatari principali i Responsabili Regionali e la loro equipe, come anche i Coordinatori del Mese di Nazaret e la loro equipe. Nella prima parte ci sono gli Orientamenti generali del Mese di Nazaret, gli obiettivi, i criteri per la sua realizzazione, il profilo del Coordinatore del Mese, le tappe della realizzazione e dello sviluppo di un giorno tipo.
C’è anche una seconda parte (la più lunga) con gli schemi per i temi di riflessione, le domande per il lavoro personale e di gruppo e per le meditazioni della settimana di ritiro con alcuni esercizi per la preghiera personale. Sono un aiuto per gli espositori quando debbono preparare sia i temi di riflessione come le meditazioni del ritiro.
Ringraziamo il Signore per aver avuto la possibilità di collaborare in questo lavoro così importante per la nostra Fraternità e lo mettiamo a disposizione dell’Equipe Internazionale, che ci ha affidato tale incarico.
Almería, 25 febbraio 2017.
(Português) BOLETIM ESPECIAL DAS FRATERNIDADES 2016
Lettera di Jean François e Aurelio, Vernon, marzo 2017
Carissimi fratelli,
in questa settimana abbiamo lavorato sui temi della fraternità e soprattutto sono le persone che ci stanno a cuore e motivano le nostre preoccupazioni, ossia ciascuno di voi. In questo piccolo Nazaret di Vernon, nella casa del nostro fratello François MARIN, che ci ha accolto come figli, ci ricordiamo di voi e ringraziamo Dio perchè siete nostri fratelli. Molte grazie, François, per alloggiare il pellegrino ed accogliere i tuoi fratelli.
Il lavoro lo abbiamo concentrato nel rivedere i temi pendenti della fraternità in un luogo di dialogo e condividendo idee, opinioni e la preoccupazione per dare risposte ai problemi e per un buon funzionamento della fraternità nell’immediato: i questionari per l’Assemblea Europea di quest’estate in Polonia, per l’Assemblea Mondiale in India a gennaio 2019, l’economia della fraternità internazionale, la proiezione della memoria 2016 della fraternità da inviare alla Congregazione del Clero in Vaticano, la nuova fraternità di Haiti, la preparazione per l’incontro dei responsabili e delegati della famiglia Carlos de FOUCAULD in aprile, ad Aquisgrana, gli echi del Centenario di fratel Carlos che ci arrivano dai vari paesi, la nostra preoccupazione per la salute di Félix, Madagascar, il ricupero di Suso, Spagna, dopo l’intervento chirurgico, ecc.
Lunedì, 6 de marzo, abbiamo condiviso con i responsabili delle regioni de Île di Francia e Normandia (Yves di MALLMANN, Joseph JOURJON, Louis YON e Xavier CHAVANE) un tempo prolungato di dialogo e incontro. E’ stato stupendo l’incontrarci in fraternità per condividere le realtà e le preoccupazioni delle nostre fraternità. Crediamo che in Europa stiamo vivendo un tempo di passaggio che è un Nazaret reale per l’invecchiamento delle fraternità. E’ una chiamata molto seria a vivere questo tempo con ottimismo e amare questa spiritualità di Nazaret essendo sempre più vecchi e con poche entrate di giovani. Vivendo con semplicità e allo stesso tempo l’impegno della fraternità universale in questa Europa chiusa in se stessa, ripiegata su se stessa, che rifiuta lo straniero, il rifugiato, con le paure che provocano l’ascesa di politiche populiste e quelle reazionarie. Davanti a tutto ciò, seguendo la strada aperta da papa francesco, ci sentiamo impegnati a testimoniare e vivere il messaggio della fraternità universale di fratel Carlo e il carattere missionario del nostro carisma come fraternità sacerdotale. In Europa crediamo che sia possibile il dialogo con i mussulmani e già si fa in varie comunità cristiane con gesti di vicinanza. Debbono cadere i pregiudizi e la tentazione di guardare gli altri come una minaccia. Per esempio, in Francia, la terza parte dei quartieri popolari sono mussulmani. Dobbiamo imparare a dialogare con questa realtà.
Martedì 7 abbiamo avuto la visita di Jacques GAILLOT, vescovo di Partenia, della nostra fraternità, venuto da Parigi per condividere il nostro lavoro nella casa di Jean François. E’ stato un grande regalo il tempo vissuto dall’accoglienza nella stazione del treno fino alla sua partenza. Abbiamo imparato dalla saggezza dei piccoli come essere più umani, come essere preti in un mondo difficile, come essere aperti alla speranza e a vivere senza le sicurezze e le comodità del mondo occidentale. Grazie, Jacques, per essere venuto a stare con noi e per le testimonianze della tua vita donata per la causa di Gesù.
Mercoledì 8 abbiamo lavorato nella mattinata , nel pomeriggio siamo andati a Gouville, per trovare Michel PINCHON: lo abbiamo trovato forte e sano. La sua casa è sempre aperta a tantissime visite da parte della gente del suo paese o da più lontano; condivide con tutti la sua esperienza e saggezza. Abbiamo cenato con Jean Louis RATTIER e partecipato alla riunione del laboratorio di Bibbia della sua parrocchia a Damville, condividendo la sua pastorale e il suo lavoro quotidiano. Sempre è gratificante partecipare al Nazaret di ogni fratello, sia all’esterno come all’interno. Nazaret è l’esperienza viva del come situarci in fraternità di fronte a ciò che ci circonda, in unione sempre più forte con Gesù.
Abbiamo valorizzato molto positivamente il lavoro di Fernando TAPIA, Jean Michel BORTHEIRIE e Manuel POZO in Almería, Spagna, nell’elaborare il documento base sul Mese di Nazaret. Questo documento sarà studiato e approvato nell’Assemblea di Bangalore. Grazie a questi fratelli che hanno dato la loro disponibilità alla nostra richiesta da parte dell’equipe internazionale.
Ricordiamo che tutti siamo chiamati a contribuire alla cassa internazionale, specialmente la prossima Assemblea Mondiale di Bangalore 2019 ha già un preventivo ed è necessario coprirne le spese. Come equipe internazionale abbiamo cercato di risparmiare il massimo possibile. Grazie alle fraternità che già hanno contribuito con generosità.
La nostra pagina iesuscaritas.org è aperta a tutte le fraternità. Attendiamo i vostri articoli, notizie, avvisi dei prossimi eventi per pubblicizzarli. E’ un mezzo di comunicazione che ci avvicina gli uni agli altri.
La nostra riflessione si è concentrata sulla chiamata a vivere in fraternità il nostro ministero come missionari nel presbiterio diocesano, nel luogo in cui ci troviamo, sia la parrocchia o l’ospedale, o la prigione o nelle organizzazioni che aiutano i rifugiati, coloro che sono stati emarginati per la guerra o per la povertà, o nei luoghi di accompagnamento degli impoveriti delle nostre società, forti e decisi di andare verso gli ultimi, come Carlos di FOUCAULD, dato che lì incontriamo Gesù. Come ci ricorda papa Francesco, non c’è vita spirituale senza un cuore aperto, generoso e misericordioso. “Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesucristo… Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca e macchiata per essere uscita per le strade,piuttosto che una chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze… Più della paura di sbagliare, spero che ci muovo la paura di rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione, nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli, mentre fuori c’è una multitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: “¡Voi stessi date loro da mangiare!” (Mc 6,37) (Evangelli Gaudium, 49)
Da Vernon vi auguriamo una santa Quaresima e un cammino verso la Pasqua con Gesù e i fratelli e sorelle come compagni di viaggio.
Un grande abraccio.
Jean François e Aurelio
Vernon, Normandia, Francia, 10 marzo 2017
(Grazie, Mario, per la traduzione)
PDF: Lettera di Jean François e Aurelio, Vernon, marzo 2017, it
(Español) Boletín ecuménico Horeb, marzo 2017
WEND BE NE DO, un progetto nato in fraternità
WEND BE NE DO è nato da un profondo desiderio spirituale tra Burkina Faso e Spagna attraverso la fraternità di fratel Carlo di FOUCAULD. L’andare verso gli ultimi, stare con loro, lavorare per loro e situarci nella periferia del mondo accomodato in cui viviamo tutti i giorni è stata una sfida che la Fondazione Tienda Asilo di San Pedro di Cartagena ha preso sul serio dal 2005. Inoltre ringraziamo tutte le persone, organizzazioni, istituzioni e parrocchie che ci hanno aiutato e ci aiutano nell’accompagnare questo progetto che ci innamora ed è bello lavorare per la gente di Burkina Faso, specialmente per i bambini, gli adolescenti, i giovani e gli adulti di WBND nell’area di Bam, colpita dall’HIV. Abbiamo costatato l’espansione del progetto, il miglioramento delle persone. Si sta creando una grande famiglia dove nessuno viene escluso. E’ uno spazio umano dove non ti senti straniero nonostante la nostra pelle mostra che siamo occidentali.