Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, marzo 2024

Carissimi,
come potrete leggere nel bellissimo diario da Nazaret di Giovanni Marco, in questo numero del JCQ, san Giuseppe fa da protagonista.

Siamo nei giorni della novena a lui dedicata, per poter vivere meglio la sua festa.

Nel Vangelo si parla di lui come uomo giusto, come uomo dei sogni, come uomo obbediente e come uomo silenzioso.

Voglio soffermarmi su quest’ultimo aspetto, anche se potrebbe sembrare una contraddizione spendere parole per il silenzio. A pensarci bene, sul silenzio di San Giuseppe sono state dette fiumi di parole… la cosa fa un po’ sorridere. E nonostante tutto ne aggiungo altre!

Anzitutto mi pare che la nostra epoca abbia proprio bisogno di un po’ più di silenzio. Tutti parlano, tutti sanno tutto, tutti si insultano, sbraitano, urlano. C’è un’inflazione di notizie sempre prepotenti, sempre ingombranti, sempre presuntuose.

Tutti possiamo, se non parlare almeno chattare, dire come la pensiamo e poi controllare quanti ci ritengono interessanti, quanti ci leggono, ascoltano.

Siamo tutti sommersi da notizie, da parole, da immagini, ed è faticoso pensare che il silenzio serva a qualcosa.

E pensare che nella Bibbia c’è scritto: “Anche lo stolto, se tace, passa per saggio, e per intelligente, se tiene chiuse le labbra
(Pr 17,28).


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