Jacques GAILLOT, il vescovo della contestazione

(Le Point, 13 aprile 2023)

Monsignor Jacques GAILLOT, vescovo ribelle che all’interno della Chiesa difendeva la causa dei divorziati, degli omosessuali e degli immigrati, è morto a Parigi, questo mercoledì 12 aprile, all’età di 87 anni, secondo quanto appreso dalla Conferenza Episcopale di Francia (CEF).

Jacques GAILLOT è morto dopo una rapida malattia, ha detto un parente del vescovo. “È morto calmo, sereno, circondato dai suoi cari. La diocesi di Évreux aveva recentemente comunicato che il vescovo GAILLOT era affetto da cancro al pancreas.

Un rapporto difficile con il Vaticano

Era stato vescovo di Évreux per tredici anni, dal 1982 al 1995, prima che il Vaticano lo allontanasse a causa delle sue posizioni poco ortodosse all’interno della Chiesa. La copertura mediatica sconvolge e fa arrabbiare le alte sfere, finché il Vaticano, “disorientato”, chiede ai vescovi di Francia di pulire le loro case.

Dopo la sua espulsione dalla diocesi di Évreux, fu nominato vescovo onorario in partibus di Parténia, diocesi Mauritana scomparsa nel V secolo.Il vescovo GAILLOT fece poi di questa diocesi “virtuale” uno strumento di difesa per gli esclusi (senza documenti, senza tetto). . , ecc.).

Nel settembre 2015 è stato ricevuto per quasi un’ora da Papa Francesco, davanti al quale ha difeso la causa dei divorziati, degli omosessuali e degli immigrati. “Al di là di certe posizioni che possono aver diviso, ricordiamo che ha mantenuto, soprattutto, la sua attenzione per i più poveri e le periferie”, ha dichiarato il CEF.

Impegnato fino alla fine della sua vita

Nato l’11 settembre 1935 a Saint-Dizier, Haute-Marne, figlio di commercianti di vino, è laureato in teologia e diplomato all’Istituto di Liturgia, ed è stato ordinato sacerdote nel marzo 1961, dopo essere stato mobilitato per ventotto mesi In Argelia .

“Fino a poco tempo fa continuava a visitare i carcerati, ed era ancora presidente onorario di Diritti al Fronte!, un’associazione per la difesa degli esclusi e dei senzatetto che aveva creato in particolare con Jacques HIGELIN e il professor SCHWARTZENBERG. qualcuno vicino al vescovo.

(NS: Jacques GAILLOT era un membro della Fraternità Sacerdotale Iesus Caritas)

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Picolli Fratelli di Jesus Caritas. Pasqua 2023

Carissimi, la Luce vince le tenebre, la Vita la morte, il cuore si apre alla gioia, vestiamo un canto di vita nuova: è la Pasqua del Signore!

È questo l’augurio per ciascuno di voi da parte mia e dei miei fratelli.

Non vuol essere il ripetere parole ormai entrate nell’uso in occasione di una ricorrenza fondante la vita cristiana, un voler chiudere gli occhi dinanzi alle realtà di buio che ci circondano o che viviamo personalmente.

Il vangelo di Giovanni conclude la narrazione dell’annuncio del tradimento di Giuda con queste parole: “Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.” (Gv. 13, 30).

Giuda, in cui Satana è appena entrato viene inghiottito dal buio delle tenebre, ed era notte.

L’esperienza di Giuda coinvolge la realtà planetaria: guerre, fame, diritti alienati, discriminazioni, ed il microcosmo del nostro quotidiano: sofferenze a causa di malattie fisiche, psichiche, divisioni familiari, corruzione. Ed era notte!

Quanto buio, quanti gridi afoni perché soffocati, quanto bisogno di luce.


Leggete il documento completo in PDF: JCQ_4_2023

Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, marzo 2023

Carissimi, nel deserto quaresimale spunta un fiore inatteso, la Solennità dell’Annunciazione del Signore. La Parola, luce purissima dell’amore di Dio per l’umanità avvolge una giovane donna e il suo “Sì” cambia la storia, l’incontenibile per la mente umana diventa realtà e il Verbo si fa carne, uomo, nel grembo di Maria.

Aurora di salvezza, canto di vita nuova, apre i passi ad un cammino di speranza.

Il racconto dell’Annunciazione narrato nel Vangelo di Luca (1,26-38) è uno dei più rappresentati nella storia dell’arte attraverso: affreschi, mosaici e dipinti su tavola e su tela. Un esempio in cui la Scrittura trova nella plasticità della raffigurazione un forte carattere simbolico, coinvolgente sguardo, mente, cuore aprendo al silenzio della trascendenza.

Esperienza vissuta quotidianamente dai cristiani attraverso la preghiera dell’Angelus al mattino, a mezzogiorno e alla sera.


Leggete il documento completo in PDF: JCQ_3_2023