Tutti contemplativi
Basta fidarsi
Qualche giorno fa, incontrando a Sassovivo un gruppo di giovani dell’Azione Cattolica della diocesi di Vicenza, un’educatrice mi ha chiesto: «Dal momento che i ragazzi saranno chiamati nelle prossime ore a fermarsi in preghiera, ci potresti dire qualcosa sulla contemplazione?» Che domandone, certamente venendo in un’Abbazia, trovando un luogo così bello e silenzioso, pensavano anche di trovare un monaco che se ne intendesse del settore contemplazione! E lo chiamo settore perché già la parola così pomposa fa pensare a specialisti che se ne intendano.
Normalmente si pensa al contemplativo come a uno un po’ sulle nuvole, distaccato dalle cose del mondo, certamente magro (perché mangia poco… e scondito), con l’aspetto austero (perché ride raramente), che parla poco e lentamente e magari anche complicato, che vive in luoghi appartati immersi nella natura. Insomma, un animale raro!
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