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Mese: novembre 2016
(Español) Boletín nº 77, Diciembre 2016
(Español) Javier PINTO. Ficha 6. Año de la Misericordia: Ve pues, que yo te envío
L’immigrazione clandestina, Jacques GAILLOT
L’Europa è diventata il primo continente in arrivo di immigrati. Di fronte a un movimento senza precedenti dopo la seconda guerra mondiale.
Le tragedie umane si verificano nel Mediterraneo. Gli immigranti successivi singoli chiamare in paesi europei domanda politicamente e giuridicamente. Venti contrari creano un clima di ostilità nei confronti dell’immigrazione.
Instabilità politica e guerre in Africa e in Medio Oriente rilasciato gli abitanti di questi stati per le strade dell’esilio. Diamo un’occhiata a ciò che è venuto a verificarsi in Siria e Libia!
L’essenza di questo esodo sud-nord attraverso il Mediterraneo attraverso i trafficanti di mafia.
Questi trafficanti diretti in Europa per decine di migliaia di immigrati in condizioni drammatiche, dopo aver estorto con somme di denaro che prendere in prestito tutta la famiglie.
Questi mercanti di schiavi dei tempi moderni non hanno il minimo scrupolo. Si accumulano di uomini, donne e bambini sui vasi inadatti, causando a volte essi stessi il naufragio.
Queste tragedie sono una grande sfida lanciata alla dignità umana e a quelli fondatori di valori dell’Unione Europea.
Le pareti della vergogna:
Dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989, si è creduto che non sarebbe stato per vedere quel rilancio più pareti in Europa. Ma la mancanza di sicurezza e la strategia della paura fanno decidere pareti anti-immigrati, il filo spinato, muri della vergogna. Non proteggere gli immigrati, proteggere i confini.
Rafforzamento voluto dall’Unione europea per i mezzi di controllo non impedisce che ondate di immigrati continuano a venire in Europa. Ma a quale prezzo! I rischi sono ingrossati, reti dei trafficanti sono rinforzati, peggiora la situazione dell’uomo…
Paesi come Polonia e Ungheria richiamare la “sovranità nazionale”, ma la sovranità nazionale non può fare fronte ai problemi che riguardano in Europa come dell’immigrazione o del clima del pianeta. La recessione è un vicolo cieco. È un’illusione pensare che la sovranità nazionale può essere “da solo”. In Unione europea rende mancanza una sovranità “solidarietà”, dove ogni stato prende la sua parte di loro gli interessi europei e mondiali.
Il futuro è nella solidarietà e nella fratellanza.
Nonostante questo contesto difficile e così poco di apertura, le iniziative mettere soprattutto l’umanità.
Così, ONG umanitarie sono dedicati al salvataggio dei rifugiati nel Mediterraneo.
Piccoli paesi che attraversano difficoltà politiche ed economiche sono mostrati solidarietà. Lo slancio di solidarietà del popolo greco è esemplare. L’enorme afflusso di profughi ospitato da Giordania e Libano dovrebbe mettere in discussione la politica di chiusura dell’Unione Europea.
Sono tornato dall’Albania, dove nella capitale, Tirana, hanno ospitato alcuni 3.000 iraniani che erano in pericolo di morte in Iraq, in un accampamento vicino a Baghdad. Grazie ad un’intensa attività diplomatica, che potrebbe essere rilasciati, per raggiungere l’Europa, ma la maggior parte dei paesi europei non ha voluto eseguire l’irrigazione di che li ospitano.
Per non disturbare il governo di Teheran, Albania li ha ricevuti degnamente, mettendo a loro disposizione necessaria per un facile inserimento.
Germania è stato generoso per accogliere gli immigrati.
Il papa Francesco ha lanciato un appello ai cristiani ad aprire i loro cuori e le loro case per accogliere i rifugiati. Questa chiamata è stata ricevuta. Nella comunità dove sono io, abbiamo ricevuto per avviare un afgano da Kabul e un curdo da Mossul. I due, musulmani. Sua umanità, la sua grazia, il suo senso degli altri, hanno segnato la Comunità. I rifugiati sono una benedizione per coloro che li accolgono.
Sulla terra c’è un’importante responsabilità civica. Numerosi comuni sono impegnati in una politica di accoglienza e ospitalità a fronte di rifugiati. Molte reti di solidarietà dimostrano che la fraternità è possibile.
Il futuro non è la negazione o l’esclusione degli altri. Siamo tutti fratelli chiamati a costruire un mondo dove ognuno vive da altro.
Jacques GAILLOT,
vescovo di Partenia.
fraternitá sacerdotale Iesus Caritas
(Français) Charles de FOUCAULD: le frère universel
LETTERA DA KANSAS CITY, EQUIPE INTERNAZIONALE
LETTERA DA KANSAS CITY
EQUIPE INTERNAZIONALE
FRATERNITA’ SACERDOTALE JESUS CARITAS
27 OTTOBRE 2016
Carissimi fratelli,
iniziamo il nostro incontro dell’equipe internazione con un particolare ricordo di Tony PHILPOT, che è stato nostro responsabile internazionale e i nostri fratelli morti Giuseppe COLAVERO e Hermann STEINERT.
Tutti i fratelli del mondo siete stati presenti nella nostra preghiera, nel nostro pensiero e nel nostro cuore.
Il primo tema è stato un rivisitazione della nostra vita: il vissuto della nostra vita dall’ultimo incontro di Perín, Spagna, in casa di Aurelio, sul metodo della revisione di vita.
Questi giorni a Kansas City sono stati molto arricchenti per gli incontri e per la convivenza con la gente delle tre parrocchie di Mark; i diversi gruppi di laici, religiosi e religiose; gli studenti di alcune scuole; la gente semplice di cui Mark e’ un buon pastore; un insieme multietnico e vario. Ciò ci ha riempito il cuore di umanità. L’aver vissuto con i piccoli ci ricorda che anche noi siamo piccoli. Grazie, Mark, per il gran lavoro di accoglienza e per facilitarci le cose.
Anche l’incontro con i fratelli degli Stati Uniti, riuniti per il Consiglio nazionale del 25 ottobre, a Kansas, e l’aver condiviso con Jerry, Joe, Greg, Ron, John y Bob la preghiera, l’eucarestia e la cena ci ha permesso di sentirci più vicini e amici. Siamo stati toccati anche dal dolore di Tom, fratello della fraternità e compagno di Mark, di 82 anni, assaltato e derubato mentre stava entrando in casa durante la nostra permanenza a Kansas City, e ora sta ricuperandosi nell’ospedale.
Il luogo dove stiamo lavorando: il Santuario di Hope, ci ha aiutato ad essere fraternità e a lavorare sui diversi temi in agenda. La casa ci ha permesso di vivere un clima di preghiera e di lavoro. La liturgia delle ore, l’adorazione, l’eucarestia e anche la mezza giornata di deserto per cui ci è stato possibile stare più vicini a Dio e a voi.
La finalità del nostro incontro era quello di sentire la temperatura della fraternità e studiare le diverse realtà nei continenti, con gli interrogativi che ci pongono il dialogo interculturale, interreligioso e le sfide come persone, come chiesa e come fraternità in un modo minacciato e attaccato dai fondamentalismi, dal terrorismo e dalle crisi politiche in molti paesi, la mancanza di risposte dei governi e l’aumento della politica populista: tutto ciò fà si che le nostre società siano sempre più chiuse e paurose con coloro che arrivano da fuori.
Tenendo conto delle due assemblee continentali di quest’anno, la prima Panamericana a Cuernavaca, Messico, e l’assemblea asiatica a Cebu, Filippine, e in vista della prossima assemblea europea in Polonia, luglio 2017, abbiamo accolto e studiato tutte le proposte fatte all’equipe internazionale, specialmente quelle relative allo sviluppo delle fraternità, le nostre personali come preti diocesani che si ispirano al carisma di Carlo di FOUCAULD,
approfondendo l’aspetto missionario e di uscita verso le periferie che fratel Carlo ci ha fatto vedere nell’ultima tappa della sua vita e prima della sua morte. Da tutte le riflessioni, studio, dialogo, ecc. possiamo dirvi che il tema della prossima Assemblea Mondiale di Bangalore, India, dal 15 al 30 gennaio 2019, sarà:
PRESBITERI DIOCESANI MISSIONARI ISPIRATI DALLA TESTIMONIANZA DI CARLO DI FOUCAULD
Abbiamo preparato un questionario che sarà inviato ai responsabili regionali delle fraternità del mondo e pubblicato nella nostra pagina iesuscaritas.org, per essere lavorato nelle fraternità locali. Abbiamo accolto e considerato le proposte dell’Assemblea Panamericana, che ci ha aiutato in tutto questo lavoro.
Crediamo che Carlo de Foucauld sia stato incastrato in un modello monastico e ci preoccupa l’identità del suo carisma per il nostro essere preti diocesani. Per questo vogliamo ricuperare un identità con il suo spirito missionario, contemplativo e uomo di strada, con i mussulmani, nel suo caso, e con le persone con le quali ha vissuto il suo Nazaret. Questa riflessione ci offre la pista per dare risposte alla chiamata di essere missionari (nel contesto di una chiesa in missione, di una chiesa samaritana, che scende dall’asino per aiutare ed attendere i più bisognosi, in un mondo ferito, in una umanità abbandonata, a gente senza speranza) e nella linea delle intuizioni di fratel Carlo, nel dialogo e nell’incontro con le altre religioni, culture e società.
Sentiamo il bisogno di creare un Direttorio per il Mese di Nazaret che aiuti a un migliore sviluppo e alla vita delle fraternità. Per questo,abbiamo chiesto la collaborazione di tre fratelli che hanno accettato: si riuniranno formando una piccola comunità a febbraio 2017, in Spagna: Manuel POZO (Spagna), Fernando TAPIA (Cile, e responsabile continentale d’america) e Jean Michel BORTHEIRIE (Francia). Li ringraziamo per questo servizio alla fraternità. Il documento devrà essere approvato nell’Assemblea Mondiale di Bangalore. E’ necessario ricuperare materiale con esperienze concrete, alcune già esposte nell’assemblea ultima di Poissy.
Ci è giunto l’eco di diversi eventi nel mondo per il Centenario della Pasqua di fratel Carlo, nelle fraternità locali, nei paesi, e in comunione con la Famiglia di Carlo di FOUCAULD -laici, religiosi, comunità…- Ciò ci riempie di gioia e pace. Anche la nomina di due membri della fraternità sacerdotale asiatica a Cardinali da parte di papa Francesco, Myanmar y Malasia, ci rallegra e ci fortifica.
Mark ci ha presentato il bilancio economico della fraternità mondiale.
Grazie alle fraternità che aiutano economicamente ogni anno. Sollecitiamo anche le fraternità che non lo hanno fatto a fare uno sforzo per mantenere tra tutti ciò che è di tutti, pur in modo di testimonianza. Grazie. Fin d’ora dobbiamo risparmiare per la prossima Assemblea dell’India. India.
La prossima riunione dell’equipe internazionale sarà a Bangalore, gennaio 2018, per preparare, concretizzare e prendere visione del luogo, un anno prima dell’Assemblea Mondiale, e fare in modo che all’assemblea siano presenti tutti i contributi dei fratelli, per proporre e organizzare attività concrete, riflessioni e conclusioni a cui si giungerà.
Vogliamo anche dirvi che nel momento presente, con le sue grandi sfide e interrogativi, con situazioni che spesso ci sfuggono dalla mano e quelle che possiamo affrontare; nella Chiesa di oggi con Papa Francesco in testa come pastore e uomo di Dio, con pastorali e spiritualità tanto diverse, perfino antagoniste, Carlo di FOUCAULD, con la sua Famiglia di fraternità, con la nostra stessa vita, ha molto da dirci e offrirci, con il suo messaggio d’incontro tra le persone e società diverse, con la sua chiamata missionaria ad essere presenza di Gesù, senza paura, senza riserve, senza evadere dalle responsabilità, e con una fiducia infinita.
Per tutto questo, abbiamo fiducia in voi, nei vostri cuori grandi e vi inviamo un abbraccio sincero e fraterno.
Emmanuel, Jean François, Félix, Mark, Mauricio e Aurelio
Sanctuary of Hope, Kansas City K., Stati Uniti, 27 ottobre 2016.